Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Another Day In Paradise – Phil Collins”
https://m.youtube.com/watch?v=Qt2mbGP6vFI
Il 23 dicembre 1989 Phil Collins inizia l’ascesa in prima posizione negli Stati Uniti con Another Day In Paradise.
Il brano rimane al primo posto per quattro settimane, divenendo l’ultimo in vetta alla classifica degli anni ottanta e il primo degli anni novanta.
Pubblicato come primo estratto dal quarto album in studio, “…But Seriously”, è stato scritto quando Collins ancora faceva parte dei Genesis.
Arrivato a Washington DC racconta di essere rimasto scioccato dalla forte presenza di senzatetto e il testo infatti richiama l’attenzione proprio su questo tema sociale. È la storia di un uomo che camminando per strada ignora le richieste d’aiuto una donna senzatetto:
She calls out to the man on the street/ Sir, can you help me?/It’s cold and I’ve nowhere to sleep/ Is there somewhere you can tell me?
In un’intervista ha ammesso di aver aver incontrato una donna senza fissa dimora che chiedeva soldi e di essersi comportato quasi come il protagonista del suo brano.
He walks on, doesn’t look back/He pretends he can’t hear her/Starts to whistle as he crosses the street/Seems embarrassed to be there
Il cantante ha poi raccontato:
What (the song) deals with is people’s awkwardness with it. When it happened to me, I just walked straight past. I thought, I’m doing the same thing as everybody else… I felt awkward. I didn’t ignore her but at the same time I didn’t stop and give her some money… That’s what the song deals with, people just sort of starting to pretend it’s not happening.
Il brano ha ricevuto vari riconoscimenti: nel 1991 ha vinto il Grammy Award come registrazione dell’anno e nel 1990 ha ottenuto anche un Brit Award come miglior singolo britannico. È stato inoltre posizionato 86esima nella classifica Billboard delle Più grandi canzoni di tutti i tempi.
Tuttavia la canzone ha ricevuto non poche critiche e Collins è stato accusato di non poter affrontare un tema di questo tipo dati i suoi guadagni, e di aver scritto un brano sul sociale solo per guadagnare di più. In un’intervista al New York Times ha risposto che guadagnare soldi non significa rimanere fuori da quella che è la realtà.
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