Ancora tu, Lucio Battisti
Scritto da Francesca Lequaglie il 9 Settembre 2020
Soundtrack consigliata durante la lettura: “Un’avventura” – Lucio Battisti
L’estate è da poco finita e sarà capitato a tutti, grandi e piccoli, di intonare e strimpellare con la chitarra qualche canzone. Le più gettonate saranno state La canzone del sole e Acqua azzurra, acqua chiara per i più audaci Mi ritorni in mente.

Basterebbero solo le prime note di queste tracce per farvi riportare alla memoria il volto di uno degli uomini che con le sue parole e le sue melodie ha scritto la storia della musica italiana.
Stiamo parlando di Lucio Battisti e non a caso è stata ricordata l’estate. In una torrida serata di agosto del 1964, a Cavezze, sul palco del “Dancing K559” si esibisce un gruppo di ragazzi, i “Campioni”. Alla chitarra un ventunenne riccioluto, appassionato di Bob Dylan e R&B, un po’ spocchioso che sembra non aver voglia di stare lì. Nessuno lo sa, ma da quella serata emergerà il giovane del secolo: Lucio Battisti.

Il cantante ebbe una carriera ricca di contraddizioni e di opposti che si attraggono. Battisti non solo fu uno dei più grandi del Novecento, non solo riuscì a rivoluzionare la musica pop-rock italiana, ma fu anche il simbolo di una generazione figlia della seconda guerra mondiale e del boom economico.
Di lui resterà nella memoria collettiva, chissà per quanti decenni ancora, una discografia straordinaria, immagini in cui quasi ognuno di noi, almeno per una volta, si è riconosciuto e per i più giovani l’attesa infinita di avere i suoi brani su Spotify.
E se davvero tu vuoi vivere una vita luminosa e più fragrante
“La collina dei ciliegi” – Lucio Battisti
Cancella col coraggio quella supplica dagli occhi
Troppo spesso la saggezza è solamente la prudenza più stagnante
E quasi sempre dietro la collina il sole
Oggi è il 9 settembre 2020 e ventidue anni fa moriva Lucio Battisti.