Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Heal Me – Lady Gaga”
WASP: questa la sigla entro la quale è racchiusa la nuova promessa del mondo delle innovazioni tecnologiche in ambito medico, nel quale potrebbero ben presto fare il loro ingresso, dopo l’ingegnoso bracciale in resina a sostituzione del tradizionale gesso, bende, cerotti e persino pannolini “smart”.
L’intento degli esperti alla guida del progetto, che disancorato dal proprio acronimo prende il nome di Wearable Applications enabled by electronics Systems on Paper, è quello di rendere intelligenti degli oggetti di uso piuttosto comune quali i primi strumenti di medicazione e di automedicazione, come illustra in maniera più che esaustiva Gianluca Fiori, professore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, fiera coordinatrice di questa iniziativa europea di durata triennale:
Puntiamo a rivoluzionare l’elettronica flessibile e indossabile sviluppando una nuova tecnologia per la stampa di dispositivi elettronici e circuiti su carta: un substrato flessibile, pieghevole, biodegradabile ed economico, compatibile con la produzione industriale su scala.
Gianluca Fiori
Detto altrimenti, la vera chiave di questa innovazione starebbe nello sviluppo di una nuova tecnologia, la stampa di circuiti su una speciale carta, grazie alla quale sarà possibile monitorare i parametri vitali del paziente, come glicemia, PH e pressione arteriosa in tempo reale, rendendo il tutto più semplice, comodo e immediato. Il che naturalmente non guasterebbe né negli ambienti domestici, dove la distrazione o l’inesperienza dei degenti potrebbe portare a commettere ingenuità non da poco, né in quelli ospedalieri, dove il personale medico e infermieristico ha già abbastanza emergenze da gestire anche senza doversi soffermare per svariati (e preziosi) minuti su ogni singolo paziente che presenti fasciature e bendaggi di ogni sorta.
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