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Amnesty International: la musica che si sente

today2 Aprile 2021

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Il silenzio che si sente” – Yo Yo Mundi

Qualche anno fa qualcuno diceva ai cantanti “canta che ti passa”. Un modo volgare per dire che la musica si deve fare a cervello spento, che non c’è spazio per le provocazioni. Ma se si tarpano le ali alla voce del dissenso c’è spazio solo per la musica d’ascensore. Se la si rende l’unico perno del discorso ci si ritrova con un mondo più spoglio. 

Amnesty International ogni anno premia chi si è distinto nella musica perché ha deciso di veicolare messaggi necessari, più che importanti. I selezionati di quest’anno spaziano sia sul piano delle generazioni, che dei generi musicali, che delle tematiche. Il vincitore della ventiquattresima edizione di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty” sarà premiato all’evento dedicato in programma dal 23 al 25 luglio a Rosolina Mare, a Rovigo. 

Eugenio Bennato – W chi non conta niente

Video musicale

Evviva la canzone/che attraversa ogni frontiera/perché la sua umanità/non può essere straniera

Inno agli ultimi che nutrono la speranza di un futuro migliore. Consapevoli del presente cupo intervallato dai momenti di quiete prima della prossima bomba, decidono di partire. Portano la loro storia, le loro sonorità viscerali antenate della musica moderna.

Samuele Bersani – Le Abbagnale

Video musicale

Le ha unite una città/ Rimasta a lume di candela/ Una serie di motivi nati in quel buio/ E poi chissà su cosa fondarono l’intesa

La penna di Samuele Bersani si riconferma essere una delle più belle del panorama italiano. Con il suo modo -non a caso, visto il suo ultimo disco Cinema Samuele- cinematografico di illustrare con leggerezza gli attimi più difficili illustra la storia d’amore di due ragazze. Il destino non poteva renderle più diverse, eppure s’incontrano e nasce un’intesa tale che la gente le scambia per sorelle. Ma non è un amore perfetto, ma scomposto, pieno di imperfezioni, vero.

Fulminacci – Un fatto tuo personale 

Video musicale

Si scandalizzano invece di contraddirsi/ Da quando sono nati cercano di definirsi

La verità spaventa. Spesso ci si nasconde dietro alla scusa di informarsi solo per cercare opinioni che si conformano alla nostra visione della realtà. Ci si sente al sicuro, si chiude gli occhi davanti al degrado del mondo. Il male diventa una parola brutta, scomoda da nominare, che si preferisce coprire di buone intenzioni. Il passo è breve verso il conformismo che appiattisce ogni cosa, verso il bullo che vince. Fulminacci decide di sbatterci la testa, piuttosto che essere spettatore passivo. 

Levante – Tikibombom 

Video musicale

Mai più, è meglio soli/ Che accompagnati da anime senza sogni

 “Ma che vor di?”, dirà qualcuno. Tikibombom è il ritmo su cui vanno tutti in coro. Guai a ribellarsi. Guai a mostrarsi fragili e ad andare contro alla massa sotto il peso di chi giudica. Una preghiera per gli emarginati, gli ultimi della classe che non portano mai la bandiera del vincitore. Anime rare, da proteggere nella loro diversità. 

Queste sono solo alcune delle tante storie che Amnesty International ha deciso di portare alla luce. Tra i brani ci sono anche Bella Così e Stato di natura, ma anche La rabbia dei Coma_Cose e Yo Yo Mundi con Il silenzio che si sente. Al di là di chi vincerà, è sempre importante dare voce alla musica che va oltre il sottofondo. 

Leggi anche – Diana Ross, la prima superstar della black music

Written by: Mariahelena Rodriguez

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