Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Amelia Earhart’s last flight” – Ronnie lane & Slim chance
Quando pensiamo al volo, ci vengono subito in mente i fratelli Wright, D’Annunzio, il Barone Rosso oppure film come Top Gun. Tutti hanno come protagonisti uomini, ma alle prime grandi imprese in questo campo ha preso parte anche il gentil sesso. Il 24 Luglio 1897 nasceva in Kansas Amelia Earhart, prima donna ad effettuare il coast to coast degli Stati Uniti senza scalo, ad attraversare l’oceano Atlantico e a tentare il giro del mondo in aeroplano.
Durante la prima guerra mondiale, Amelia presta servizio come infermiera in Canada; nel 1920 accompagna il padre in California ad un raduno di aerei e, dopo aver provato l’ebbrezza del volo guardando Los Angeles dall’alto, decide che quello sarà il suo futuro. Inizia a prendere lezioni che la porteranno nel giro di poco tempo a stabilire i suoi primi record femminili (4267 metri di altezza con un biplano).
Nel 1928 partecipa alla sua prima transoceanica Atlantica con equipaggio, ma nel 1932 effettua la sua prima traversata Atlantica in solitaria partendo da Terranova (patria natale degli splendidi cagnoloni specializzati nel salvamento) ed atterrando in Irlanda in poco meno di quindici ore, impresa realizzata fino ad allora solamente da Lindbergh.
Tentò per due volte il giro del mondo: il primo tentativo si interruppe a Pearl Harbor per problemi meccanici, la seconda volta raggiunse con successo la Nuova Guinea, l’ultimo tratto prevedeva la traversata del Pacifico.
Qui parte il mistero di Amelia. Non si è ancora stabilito se ci furono errori di lettura degli strumenti o di comprensione delle trasmissione radio, ma Amelia ed il suo secondo Noonan non riuscirono mai a raggiungere lo scalo di Howland (una strisciolina di terra di 2 km larga appena 500 m in mezzo al Pacifico) e si inabissarono nell’oceano. I soccorsi partirono subito, ma ad oggi ancora non siamo stati in grado di stabilire cosa sia accaduto al velivolo.
Sarebbe bello immaginare un epilogo diverso da quello più ovvio; chissà, magari Amelia è finita in qualche luogo dove sfidare le convenzioni e dimostrare di essere migliore della maggior parte degli uomini non è impossibile. Di certo, ora vola libera nel cielo, senza limiti.
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