Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Please, please me” – The Beatles
22 marzo 1963: usciva Please, please me, il primo album dei Beatles e da allora la musica, e il mondo, non furono più gli stessi!
Sono trascorsi 59 anni e c’è ben poco da dire. Possono piacere oppure no, si può comprendere o meno il ciclone che sono stati, ma resta il fatto che, a quasi sessant’anni di distanza, il mito dei Fab4 resta inossidabile, inattaccabile. Senza mezze misure la rivoluzione britannica più potente di ogni tempo.

Di certo nel 1963 la “sommossa” del Rock era stata avviata da tempo ed era ormai un fatto compiuto grazie a giganti d’oltre oceano come
Elvis, Jerry Lee Lewis e Little Richard. Ma l’Europa, sempre più aperta a nuovi orizzonti, aveva bisogno della propria personalissima “riforma” musicale e di costume. Ed ecco che il mondo conobbe
uno scompiglio senza precedenti, destinato a durare solo sette anni, ma
capace di timbrare a chiare lettere la storia: la Beatlesmania!
Meno di 18 anni per cambiare il mondo!
Ma questa rivoluzione britannica ebbe molti altri artefici insieme ai quattro ragazzi di Liverpool. A suon di rock, beat e pop, molti artisti inglesi iniziarono a dettar legge nel mercato discografico europeo e americano, dando vita alla cosiddetta
British invasion. E parlo dei grandi band come
The Rolling Stones, The Who.
Ma soprattutto loro. I Beatles, la cui storia ebbe inizio nella chiesetta di Saint Peter, nei sobborghi della città. Qui due giovanissimi ragazzi diedero inizio a qualcosa che non avrebbero mai nemmeno lontanamente immaginato.
John Lennon, 16 anni chitarrista dei
Quarrymen, incontra
Paul McCartney, 15 anni che entra nella band come bassista. A loro si aggiungono ben presto un altro chitarrista,
George Harrison, amico di McCartney, e il batterista
Pete Best.
Tanti nomi fino a…
La piccola band, ambiziosa e caricata a molla dagli entusiasmi della giovane età, cambia nel tempo vari nomi. Si fanno chiamare dapprima Johnny and the Moondogs e successivamente, dopo l’ingresso del bassista Stuart “Stu” Sutcliffe, cambiano identità e diventano Long John & The Silver Beetles e poi ancora The Beat Brothers. Ma la svolta vera arriva fuori dalla loro terra.
Il primo grande palcoscenico è nel 1960 con il concerto di Amburgo, dove debuttano ufficialmente come The Beatles, che sottolinea con il termine “beat”, traducibile con “battere”, “picchiare”. A voler raccontare al mondo che la loro musica Rock avrebbe colpito duro.
Ringo ed Abbey Road
Ed ecco arrivare Ringo Starr che sostituisce Pete Best alla batteria e con lui arriva il vento nuovo della Parlophone che decide di produrre l’incisione dell’album d’esordio, registrato in una sola giornata, in quindici ore, nei mitici Abbey Road Studios.
Ed è proprio oggi, il 22 marzo di 59 anni fa, che il mondo viene travolto dall’uscita di Please, please me, dall’omonimo singolo uscito l’anno precedente e padrone assoluto delle classifiche. In copertina l’immagine dei “favolosi quattro” ritratti nella tromba delle scale degli studios.
Quattordici tracce con un sound esplosivo e tanta di quella innovazione che “sconvolge” un terreno già fertile e pronto ad accogliere novità. Da I Saw Her Standing There a Twist and Shout, la carica dei Beatles turba, rovescia e trascina un’intera generazione alla conquista di tutte le successive.
Dopo di noi nulla sarà più uguale!
E da lì la storia è sotto gli occhi di tutti. Musica, moda, costume, abitudini, capigliatura. In tutto e per tutto quei quattro giovanissimi hanno sbaragliato e vinto fino ad arrivare, poco più che ventenni, ad essere insigniti del titolo di Baronetti dell’Ordine dell’Impero Britannico, per gentile concessione della regina Elisabetta II.
Sfido chiunque, a partire da quel giorno di marzo del 1963 fino ad oggi, a non ripescare nella propria memoria un ricordo che, volenti o nolenti, non sia legato a loro. Quei quattro che davvero fecero la storia!
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