fbpx
play_arrow

keyboard_arrow_right

skip_previous play_arrow skip_next
00:00 00:00
playlist_play chevron_left
volume_up
chevron_left
  • play_arrow

    Young ASCOLTA LA DIRETTA

  • play_arrow

    Deep

  • play_arrow

    Relax

  • play_arrow

    Passion

Cinema e TV

Alla fine è successo: addio al primo mese gratuito di Netflix in Italia

today5 Aprile 2019

Background
share close

Mai ci fu situazione più calzante di questa per impiegare l’espressione “se tiri troppo la corda, alla fine si spezza”: la piattaforma di streaming on demand più famosa al mondo ha appena decretato la fine in Italia del periodo di prova gratuito di 30 giorni del servizio.

Inutile fare quella faccia scandalizzata, sappiamo tutti, sia per esperienza personale, sia per testimonianze di amici e familiari, quale sia la ragione alla base di un provvedimento così drastico e improvviso: l’utilizzo indiscriminato e protratto negli anni del suddetto mese di prova dei contenuti di Netflix attraverso la creazione di account fasulli, tutti riconducibili ad uno stesso utente. Pratica che, un po’ per malizia, un po’ per passaparola, stava entrando nell’uso quotidiano di sempre più persone.
Un po’ troppe, a quanto pare.

Salvo modiche future al contratto di utilizzo della piattaforma, dunque, da oggi in poi nel nostro Paese l’unico modo per valutare se il catalogo e il servizio soddisfano le nostre aspettative sarà quello di selezionare uno dei tre pacchetti dell’offerta di Netflix e pagare onestamente sin dal primo mese la cifra che, come ricordiamo, corrisponde a:

  • 7,99 euro se si seleziona il pacchetto Base, che limita a 1 il numero di schermi su cui si può guardare qualcosa. Non è inclusa in questo pacchetto la visualizzazione dei contenuti in HD o Ultra HD;
  • 10,99 euro se si sceglie pacchetto Standard, il quale porta a 2 il numero di schermi su cui si può guardare qualcosa contemporaneamente. In questa offerta è disponibile, per i contenuti che lo supportano, il formato HD;
  • 13,99 euro se ci si abbona al pacchetto Premium, che porta a 4 il numero massimo degli schermi su cui si può guardare qualcosa contemporaneamente e supporta la qualità video HD o Ultra HD.

Mentre i nuovi abbonati (e i furbetti) mettono mano al portafogli, la domanda sorge spontanea: basterà la buona condotta e l’onestà di tutti a far revocare questo provvedimento?

Written by: Veronica Di Sero

Previous post

cervello

News

Creata una cuffia per monitorare l’attività cerebrale

Le nostre giornate sono sempre più piene, tra impegni lavorativi e di studio. Tutto ciò, oltre a stancare il nostro corpo, esaurisce il nostro cervello. È fondamentale quindi saper dosare le energie, ed è proprio qui che entra in gioco l'azienda californiana EMOTIV, che ha da poco creato in collaborazione con SAP una versione per lavoratori del dispositivo Insight, uno strumento per monitorare l’attività cerebrale. L’apparecchio verifica in tempo reale […]

today4 Aprile 2019

Post comments (0)

Leave a reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

0%