Si sa, l’evoluzione tecnologica molto spesso ci mette davanti ad un bivio: da una parte il progresso scientifico che ci porta verso macchine sempre più perfette, dall’altra il rispetto della persona umana che le macchine, ancora, non posso comprendere. Per questo al Politecnico di Milano nasce il primo corso italiano di Ethics for Technology. L’ateneo spiega:
Scienziati, ingegneri, tecnologi e progettisti si trovano davanti a una sfida urgente e del tutto nuova quella di affrontare l’innovazione in maniera consapevole, sentendosi responsabili non solo del buon funzionamento delle innovazioni, ma anche delle loro conseguenze.
Al corso finora hanno aderito 60 studenti, tutti iscritti ai vari corsi di laurea in Ingegneria. In cattedra invece ci sta un filosofo. Il Rettore dell’università milanese, Ferruccio Resta, commenta così:
La pervasività della tecnologia, le risposte che promette di dare alle grandi sfide sociali, dalla salute alla sicurezza, dalla mobilità alla sostenibilità, le scelte che sempre di più vengono demandate agli algoritmi evidenziano come sia necessario comprenderne a pieno potenzialità e rischi. È un dovere per un’università tecnica, tra le prime in Europa, affrontare il cambiamento introdotto dalle nuove tecnologie partendo dall’etica, da un punto di osservazione privilegiato che integra gli aspetti ingegneristici e progettuali con il pensiero filosofico e l’analisi sociologica.
Ferruccio Resta, rettore Politecnico di Milano
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