Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Il bandito e il campione” – Francesco De Gregori
Le prime due settimane di agosto quest’anno non saranno solamente un’estenuante attesa per il falò di Ferragosto, ma segneranno anche l’avvio del calendario World Tour dell’UCI, l’unione ciclistica internazionale.
A dare il via alla stagione del ciclismo che conta, quest’anno concentrata in tre mesi, saranno tre corse italiane: la Strade Bianche, la Milano-Sanremo e, proprio il 15, il Giro di Lombardia.
L’attesa per il trittico di classiche italiane è spasmodica sia per l’eccitazione che la ripresa dell’attività agonistica, sia perché si tratta di tre corse massacranti e difficili da decifrare.
Il primo agosto si inizierà in grande stile con la Strade Bianche, coi suoi 184 km tra le colline senesi di cui 64 km tra i suoi terribili tratturi sterrati divisi in undici settori, che tra pendenze da svenimento e un meteo infernale si preannuncia mozzafiato e pressoché impronosticabile.
Una settimana dopo, l’8 agosto, la Milano-Sanremo sarà la seconda gara World Tour, la prima Classica Monumento e la più lunga della stagione coi suoi 299 km! Le difficoltà altimetriche saranno differenti quest’anno a causa delle difficoltà logistiche che hanno colpito la provincia di Savona, ma la domanda irrimediabilmente è quale sarà l’impatto della Cipressa e del Poggio dopo così tanti chilometri in una corsa che solitamente si corre nel weekend più vicino alla festa di S. Giuseppe, ovvero il 19 marzo?
Questa insolita stagione di classiche estiva si concluderà a Ferragosto con la Classica delle Foglie Morte, almeno gli altri anni: il Giro di Lombardia.
La corsa partirà da Bergamo per giungere a Como e i 70 km finali saranno, come d’abitudine, da vivere in apnea: dall’inizio della scalata della Madonna del Ghisallo dove ogni azione potrebbe essere quella decisiva con la Colma di Sormano pronta a far esplodere la corsa e le erte e picchiate dal Civiglio e dal S. Fermo della Battaglia che determineranno il vincitore.
Tra le moltissime incognite di questa stagione estremamente concentrata, c’è quella rappresentata da un vero e proprio parterre de roi che caratterizzerà la startlist di tutti gli appuntamenti dell’anno e vedrà tutti i migliori interpreti delle corse di un giorno col coltello tra i denti e la volontà di vincere, possibilmente in grande stile.
Tra i molti corridori in grado di vincere vi invitiamo a mantenere un’occhio di riguardo su Mathieu Van Der Poel, giovane fenomeno dell’Alpecin-Fenix, Julian Alaphilippe, vincitore lo scorso anno, il portacolori della Jumbo-Visma Wout Van Aert e gli ex campioni del mondo Philippe Gilbert e Peter Sagan.
Beata on 25 Novembre 2020
Mi piace conoscere in una pillola una storia di corse ciclistiche italiane.