Per me l’intero universo è una sinfonia cosmica con tutto ciò che comprende le galassie, i pianeti, le stelle. È come se l’Universo fosse una gigantesca sala da concerto e ogni galassia, pianeta stella e atomo fosse un musicista che canta in un’armonia cosmica. L’Universo sembra silenzioso e siamo sordi di fronte alla sinfonia cosmica. Il mio desiderio è quello di dare visione e sonorità a ciò che non riusciamo a percepire.
Aelita Andre
Un piccolo prodigio di 12 anni sta rivoluzionando il campo artistico. Il suo nome? Aelita Andre.
La dodicenne australiana è stata definita il nuovo Pollock e la sua storia è a dir poco stupefacente. Aelita ha iniziato a dipingere a soli 9 mesi e ha esposto le proprie opere a partire dall’età di 2 anni. Il suo stile non ha eguali e lei ama definirlo “Magical Abstraction”, un mix tra il genere astratto e l’immaginazione, la cui unione fa risaltare il soggetto dipinto, sia esso un animale fantastico, un pianeta o un sistema solare.
Altra caratteristica dello stile artistico di Aelita è il suono: l’artista fa infatti vibrare attraverso il tatto, nei suoi Touch-paintings e Sound-paintings, violini dipinti al di fuori o all’interno delle sue opere, creando così composizioni musicali casuali. Il suono mescolato al colore fa sì che il visitatore possa viaggiare in dimensioni fantastiche e ignote.
Il prossimo 20 giugno
potremmo ammirare dal vero le opere della giovane artista, che presenterà le
proprie creazioni al Museo delle Civiltà di Roma in occasione del Lunga Vita Festival.
Siete pronti ad
immergervi nel mondo astratto di Aelita?
Post comments (0)