Il 2016 è stato un anno decisamente nero per il mondo della musica, tanto da esser stato denominato annus horribilis.
Ci hanno lasciato infatti David Bowie, Prince, Leonard Cohen, Keith Emerson e Greg Lake degli Emerson, Lake & Palmer, solo due giorni fa Rick Parfitt degli Status Quo e tanti altri.
E proprio ieri, nel giorno di Natale, si è spento a 53 anni anche l’inconfondibile George Michael.
Il cantante è morto “pacificamente” per un improvviso arresto cardiaco nella sua casa di campagna del South Oxfordshire, in Inghilterra.
Da subito i fan hanno cominciato a portare davanti l’abitazione fiori, biglietti, candele e lettere di ringraziamento in cui vengono ricordate le celebri canzoni degli Wham! e del compositore britannico, ormai avviato dal 1986 alla carriera solista.
Nel 1981 George Michael ottenne il successo con i Wham!, iconico duo degli anni ’80, che nel giro di 5 anni riuscì a coinvolgere milioni di fans da tutto il mondo.
Insieme al chitarrista Andrew Ridgeley, con cui aveva precedentemente suonato in una band chiamata The Executive, Michael compose 3 album in studio, dando vita a singoli destinati a rimanere nella storia della musica pop.
Nella prima metà degli anni ’80 è bene ricordare la presenza di altre band amate e conosciute in tutto i mondo, come i Duran Duran e gli Spandau Ballet, che erano in netta competizione con gli Wham!; quest’ultimi però, riuscirono a ottenere la nomina di più grande gruppo pop britannico.
Una delle canzoni più celebri del duo, Wake Me Up Before You Go Go, fu scritta da Michael, che si ispirò ad un biglietto lasciatogli una notte in una camera d’albergo da Andrew; questo singolo diventò subito la loro prima numero 1 nel Regno Unito e raggiunse in poco tempo anche la cima delle classifiche USA.
Fu proprio però in questo periodo, che molti incominciarono ad apprezzare l’effettiva abilità di George in qualità di compositore, mettendo in dubbio le capacità artistiche di Andrew.
Queste polemiche risultarono una vera e propria contraddizione al successivo singolo pubblicato come solista da George Michael, che venne scritto proprio insieme ad Andrew.
Successivamente anche il celebre brano Careless Whisper, singolo lancio del loro secondo album Make it big, raggiunse la vetta delle classifiche, e nell’autunno del 1984, gli Wham! ritornarono alla formula del duo con Freedom, altra hit che spopolò nelle classifiche mondiali.
Grazie alla partecipazione di George al progetto Band Aid, nel quale si unì al gruppo di cantanti che eseguì Do They Know it’s Christmas?, il singolo doppio lato A degli Wham! (Last Christmas/Everything She Wants) ebbe un enorme successo; in particolare Last Christmas divenne la canzone simbolo del duo e fu accompagnata da un videoclip girato in un residence di montagna, la cui storia è incentrata sul fatto che l’attuale ragazza di Andrew era proprio l’ex di George, che stava con lui “lo scorso Natale”.
Così Michael nel 1984, raggiunse la prima posizione della classifica inglese come artista solista, come metà di un duo (2 volte) e come parte di un gruppo musicale di beneficenza; proprio grazie al brano Everything she wants riuscì a dimostrare il proprio talento da compositore e ad avviare una splendida carriera solista.
Le ultime esibizioni del duo presero il nome di ‘The final two’ e si tennero nello stadio di Wembley, nel 1986.
In questo stesso anno, Micheal lanciò un duetto con Aretha Franklin, la leggendaria soul singer americana, per lasciarsi alle spalle il passato e ‘rinascere’ musicalmente. Infatti negli anni successivi, il suo continuo crescere professionalmente e creativamente lo portarono a diventare la pop star che ambiva e meritava di essere, a cominciare dall’album del 1990, “Listen without prejudice vol.1” , per cui scelse di non apparire mai in pubblico.
Nel 1991 e nel 1992 ricordiamo le sue esibizioni più leggendarie: allo stadio di Wembley con Elton John e quella in memoria di Freddy Mercury con “Somebody to love”.
Dopo 4 anni di silenzio, dovuto ad una lunga battaglia legale con la sua casa discografica, nel ‘96 uscì “Older”, album maturo e molto personale, in cui Michael raccontò alcune verità della sua vita.
Gli anni seguenti furono segnati da splendidi duetti con Withney Houston, Stevie Wonder e molti altri, ma anche dal clamoroso arresto che lo vide protagonista nel 1998: un poliziotto lo arrestò a Los Angeles in un bagno pubblico per atti osceni e il cantante ne approfittò, subito dopo il rilascio, per ammettere apertamente di essere gay.
L’ultimo decennio fu invece caratterizzato, tra qualche arresto per alcol e possesso di cannabis, dall’uscita di diversi singoli, album di cover e concerti: proprio nel 2017 sarebbe dovuto uscire il film documentario ‘Libertà’, composto da alcuni filmati inediti riscoperti dal cantante stesso.
“Un semplice parrucchiere con velleità canore” lo definì Mick Jagger nei suoi anni d’oro, e noi lo vogliamo ricordare con una delle frasi più celebri che lo ha caratterizzato in tutti questi anni presente nel nostro panorama musicale:
“Non troverete mai la pace della mente fino a che non ascolterete il vostro cuore.”
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