Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Suddenly I See – KT Tunstall”
Alaina Gassler, studentessa di West Grove, appena 14 anni di età ma idee già grandi, in particolare quella proposta al concorso americano indetto dalla no-profit Society for science and the public ed aperto ai ragazzi delle medie, la Broadcom Masters Competition: cancellare i punti ciechi delle automobili attraverso un ingegnoso sistema webcam/proiettore. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta!
Lo ha capito perfettamente persino una non patentata come Alaina, che in strada la prudenza non è mai troppa: anche tra i conducenti più esperti e consapevoli, ogni anno molti incidenti d’auto vengono causati da problemi di visibilità, una larga fetta dei quali è provocata dai fastidiosi ed immancabili punti ciechi delle autovetture.
Ecco dunque il lampo di genio: per impedire che questo ostacolo costituisca un pericolo per la propria ed altrui incolumità, senza andare a scardinare di forza la struttura dell’auto, è sufficiente fissare una webcam sulla parte esterna del montante orientandola in modo che vada a riprendere proprio la parte altrimenti invisibile al guidatore dell’ambiente circostante, per poi far aderire le componenti opportunamente realizzate con una stampante 3D ai punti ciechi all’interno dell’autovettura, dove verranno proiettate le immagini catturate dalla telecamera. L’effetto è simile a quello che si otterrebbe osservando il mondo da un’auto invisibile, con la sola differenza che qui non ci troviamo tra le pagine di un fumetto, ma nella realtà!
Grazie a questa semplice ma geniale idea, meritatamente vincitrice del concorso, i cui promotori si impegneranno a finanziare il progetto con un budget di 25.000$, è possibile che nel giro di pochi anni si assisterà ad un sostanziale abbattimento degli incidenti dovuti alla carenza di visibilità, andando a rivoluzionare uno degli aspetti più spinosi legati alla sicurezza stradale in un mondo sempre più caotico e turbolento.
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