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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Al chiaro di Luna” – Beethoven suonata da Piero Angela
E’ morto a 93 anni Piero Angela, il patriarca della divulgazione italiana.
Ci siamo svegliati in questo 13 di agosto e a metà mattina è arrivata una notizia che non avremmo mai voluto leggere.
Piero Angela, divulgatore della libera conoscenza storica e scientifica, entrato a far parte di ogni famiglia italiana, non c’è più.
Il figlio Alberto ha dato la notizia sui social pubblicando un’immagine accompagnata da un semplice:
“Buon viaggio papà”.
La sua grande popolarità è legata ai suoi programmi televisivi, da Quark a Superquark per citare i più importanti, con i quali ha fondato per la televisione italiana una solida tradizione documentaristica.
Ma non erano solo format ricchi di contenuti interessanti, lui li rendeva avvincenti perché dalla sua voce e dal suo coinvolgimento passava a noi la sua grande passione di studioso.
“Non ricordo la prima volta che ho visto un suo servizio e non ho un ricordo particolare; era semplicemente lì, nulla mia cultura e nella mia vita. Era una specie di certezza e adesso… È come se ci fosse un vuoto e so che non è solo per me”. – Aurora, studentessa
Un lungo viaggio il suo in cui ci ha accompagnati per mano a conoscere anche attraverso i suoi libri, tanto gli Oceani quanto il Cosmo, tanto il cervello umano quanto i meandri della politica, tanto l’arte quanto i segreti del tempo.
“È il maestro di scuola e il professore d’università che avremmo voluto avere tutti. La sua pacatezza, la sua precisione nei racconti e il suo sorriso, erano il vero segreto con cui entrava nelle nostre case”. – Francesco, studente
“Ha contribuito a rendere la cultura più accessibile e non solo una cosa elitaria, per pochi. Con il suo linguaggio semplice ma non semplicistico, rigoroso ma comprensibile ha fatto sì che “il mondo” nelle sue varie sfaccettature entrasse nelle case di tutti”. – Ilaria, attrice
E chissà quanti di noi hanno imparato, conosciuto, approfondito attraverso le sue parole? Sembra scontato ricordarlo così, forse anche un po’ banale, ma è nella semplicità e nella fluidità con cui sapeva arrivare a tutti che ci mancherà. In quella naturalezza e in quella sensibilità con cui entrava in cose altissime toccandole con sapienza e garbo. Da vero gentleman. E non si stancava mai di raccontare, di diffondere, di svelare.
“Uomo colto, elegante, un maestro di quel giornalismo educato che oggi è difficile trovare o ritrovare. Lui è stato il vero quark anzi SuperQuark della nostra televisione, è stato fondamentale!” – Cristiano, impiegato
Ce lo ricorderemo così, come il maestro di tutti. Fa buon viaggio!
Written by: Valentina Proietto Scipioni
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