Con la scomparsa di Luciano De Crescenzo perdiamo tutti un grande amico. Era un maestro per tutte le cose belle che c’ha fatto conoscere. È una gravissima perdita per la cultura italiana e per la città di Napoli di cui era un esponente fiero ed orgoglioso.
Renzo Arbore
Appena un giorno dopo la scomparsa di un grande nome della letteratura italiana, il giallista Andrea Camilleri, giunge l’infausta notizia di un’altra grande perdita di stampo culturale: si è spento a Roma a seguito dell’aggravarsi di una polmonite lo scrittore, attore, regista e conduttore televisivo Luciano De Crescenzo, che tra un mese avrebbe compiuto 91 anni.
Lutto cittadino nella città di Napoli, quella stessa Napoli che l’ingegnere filosofo amava raccontare con sagacia ed ironia, ma mai con superficialità. Artista brillante e poliedrico, De Crescenzo, che in vita esordì come grande ingegnere e che dal ’77 in poi stupì il mondo come filosofo, si servì sia dello strumento cartaceo che di quello televisivo per trasmettere al pubblico le mille sfaccettature della sua verità, con una bontà ed un’umiltà che tutti i suoi amici e parenti ricordano con affetto: Così parlò Bellavista, 32 Dicembre, Panta rei, sono solo alcune delle opere attraverso le quali Luciano De Crescenzo si è fatto conoscere al mondo, venendo tradotto in 19 lingue e diffuso in 25 Paesi diversi e vendendo più di 18 milioni di copie.
Di questo personaggio di spicco del panorama culturale non colpisce solo il suo modo, delicato e personalissimo, di descrivere con umorismo e intelligenza la realtà, ma anche le sue origini: nato il 20 Agosto 1928 nel borgo Santa Lucia di Napoli, De Crescenzo aprì per la prima volta gli occhi nello stesso palazzo dell’altrettanto indimenticabile Bud Spencer, di cui fu amico per tutta la vita.
Con queste parole Marisa Laurito, rimasta insieme a Renzo Arbore fino alla fine al capezzale di Luciano, esprime il proprio commosso saluto e ci ricorda con disarmante chiarezza quanto abbiamo appena perduto:
Era un uomo straordinario che ha illuminato il mondo con i suoi libri fantastici, con la sua cultura e con la sua ironia unite a bontà, allegria e al grande amore per Napoli.
Marisa Laurito
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