Addio a Franco Battiato, libero pensiero ed eredità perenne

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “La cura” – Franco Battiato

Ci lascia Franco Battiato. Straordinario Maestro del libero pensiero e dei ricami provocatori fatti di note e poesia.

Si è spento oggi nella sua amata Sicilia Franco Battiato. Oltre 50 anni di ineguagliabile carriera musicale condivisa a lungo con i grandi amici Giorgio Gaber, Bruno Lauzi ed Enzo Jannacci.

“Il mio sincero, profondo dispiacere per la scomparsa di Franco Battiato. Maestro. Poeta. Signore della musica e delle parole. Ci mancherà“, scrive su Twitter il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.

Oltre 50 primavere accarezzate dal suo canto singolare e languido. Decenni e decenni di ingegno sottile e di sofisticata ironia in un percorso fatto di innovazioni, ricerche continue e continua crescita, contaminazioni musicali, nuove espressioni artistiche e sperimentazioni come pochi.

Ha dipinto storie con trasparenze tanto scure quanto cristalline. Ha amato profondamente i richiami di terre lontane fra distorsioni e suoni d’avanguardia, pur restando fedele alla sua rivoluzione.

Immenso lo spazio percorso dalla sua musica che ha toccato generi di natura diametralmente opposta, come a voler assaporare qualsiasi tinta possibile.

È stato un perfetto visionario, non avvezzo a sentimenti “ordinari”, non avvezzo all’amore puramente cantato.
La sua “ribellione”, la sua innovazione l’ha portata avanti proprio così. Sgretolando gli stereotipi e le facili rime. Scendendo tanto in profondità quanto innalzandosi oltre ogni limite. Come in una continua parabola vertiginosa che ha maneggiato con garbo sapiente e col cuore sperimentatore che hanno soltanto gli artisti dall’ingegno sovrumano.

Questo è stato Franco Battiato. Un poeta, un musicista, un pittore, un amante dell’arte a tutto tondo che ha saputo rendere esemplare tutto ciò che ha sfiorato.
Il suo canto rimarrà eco in libertà. Anche e soprattutto oggi che la terra lo ha lasciato andare.
Buon viaggio, Maestro!