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Cultura

Addio a Franca Valeri, donna di radio e di spettacolo

today9 Agosto 2020

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Buonasera signorina” – Fred Buscaglione

”Ogni volta che mi illudo d’incontrare quel signore che ritengo sia il teatro, mi rendo conto di vivere la più bella illusione della mia vita”, ha dichiarato Franca Valeri e questa illusione, questo incontro è stato il segreto della sua vitalità e della sua longevità. Una vita spesa per lo spettacolo quella dell’amatissima attrice milanese che aveva appena compiuto 100 anni il 31 luglio ed era stata omaggiata e festeggiata con grande affetto dal pubblico e dai colleghi. Sarà allestita domani al teatro Argentina di Roma, dalle 17 alle 21, la camera ardente per Franca Valeri. I funerali si svolgeranno poi in forma strettamente privata. Lo annuncia la la figlia, Stefania Bonfadelli. “A chiunque voglia fare un omaggio con dei fiori, chiediamo una donazione al rifugio per cani abbandonati Franca Valeri onlus, al quale teneva tantissimo”, sottolinea.

Un orecchio particolare vogliamo tenderlo al suo percorso radiofonico, perché la sua carriera iniziò proprio davanti ai microfoni della sede Rai di via Asiago a Roma dove presero vita alcuni dei suoi formidabili personaggi dal sarcasmo pungente e dal raffinato umorismo: come la milanese Signorina snob, la romana Sora Cecioni, che sproloquia di cronaca e politica e Cesira la manicure che divennero dei veri e propri cult.

Franca Valeri condusse moltissimi programmi in radio esordendo addirittura sotto la regia di Nunzio Filogamo. Nel 2007 è stato pubblicato “Le donne alla radio”, un album registrato dal vivo in cui si snocciolano tutti i suoi irresistibili personaggi risalenti ai primi anni della sua carriera.

Le sue donne alla radio:

L’attrice, sempre energica, ha continuato ad esibirsi in scena fino ad una età avanzatissima. Del resto ricordava sempre che la mamma le aveva insegnato a non festeggiare i compleanni e a guardare invece sempre avanti e ne ha fatto tesoro, sempre con la voglia e la nostalgia del palcoscenico: ”Oggi sto qui a casa e non nella mia casa naturale, il teatro. Non recito più e non capisco quasi nemmeno il perché. Vorrei ancora ripagare l’affetto della gente continuando a lavorare”, aveva detto non molto tempo fa, rifiutando di autocelebrarsi, davanti al pubblico o in un’intervista, con la sua eterna ottica autoironica.

Addio, piccola grande donna.

Written by: Valentina Proietto Scipioni

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