Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Soundtrack – Pride and Prejudice – Dawn”
In questo preciso giorno di 244 anni fa veniva al mondo uno dei più grandi nomi della letteratura inglese, una donna che, nella sua umiltà e semplicità, è stata vista da alcuni come una delle progenitrici di quello che poi si è evoluto nel femminismo, e che ancora oggi viene considerata all’unanimità una delle più acute osservatrici della società ottocentesca nonché perfetta geometra nella meticolosa costruzione delle sue storie: stiamo parlando della scrittrice britannica Jane Austen.
Di modeste origini così come di indole, questa incredibile donna visse tutta la vita osservando con gli occhi la realtà in cui era immersa per poi convogliarla attraverso la penna sul foglio di carta, dando vita ad alcune opere rispondenti al genere, per l’epoca molto alla moda, di “comedy of manners”, tra le quali non si può non menzionare il suo capolavoro Pride and Prejudice, “Orgoglio e Pregiudizio”.
La scrittrice di Steventon condusse per tutta la sua breve esistenza una doppia vita: da una parte, quella di fanciulla dedita all’apprendimento delle norme di comportamento e di governo della casa che ogni donna di buona famiglia era tenuta a rispettare per compiacere il proprio marito quando fosse giunto il lieto momento, dall’altra quella di una ribelle che riversava, senza mai abbandonare la sua eleganza e compostezza, i suoi più intimi desideri nelle opere che realizzava, attraverso penna e calamaio. Desideri di una ragazza con una forte nota ironica, una precisione che mai lasciava spazio ad un qualche tipo di “rigidità” dei dialoghi o delle sequenze descrittive e narrative che andava a realizzare; desideri di una donna che forse sognava altro per sé che accudire bambini e compiacere un consorte, tanto che non accettò mai alcuna proposta di matrimonio e, anche quell’unica volta che lo fece, ebbe poi un ripensamento; desideri di libertà attraverso le pure parole, senza anelare ad alcuna fama né tantomeno alla gloria, uno dei tanti motivi per cui i suoi scritti rimasero anonimi fino ad alcuni anni dopo la sua morte prematura, avvenuta il 18 Luglio 1817 nella città di Winchester, per volontà di uno dei suoi fratelli, Henry Austen.
In quest’occasione non ricordiamo solo un’abile scrittrice preromantica, ma una grande donna, figlia e sorella custode di rare qualità, che ancora oggi possiamo osservare e trarre come esempio attraverso le storie che ci ha lasciato.
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