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Abitudini strane: non tutto è come sembra

today9 Maggio 2023

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Bad Habits” – Ed Sheeran

Giacomo Leopardi è nato nel 1798 a Recanati…”. 

Questa è la prima frase che siamo abituati a pronunciare mentre studiamo un autore, e, generalmente, è seguita da altre informazioni alquanto nozionistiche e a tratti – diciamocelo – noioseSi sa che la parte più bella di un poeta sono le sue opere, perché oltre a dirci tanto su di lui sembrano parlare anche di noiQuindi, sicuramente, un modo per avvicinarsi allo scrittore e per capirlo di più è studiarne i componimenti, ma un altro potrebbe essere scoprire alcune abitudini strane o particolarità sul suo contoDel resto, in quanto esseri umani, ciascuno di noi ha dei tratti peculiari e spesso anche buffi che ci rendono unici. Scoprire questo lato di persone che ci sembrano solo pagine di manuale, può risultare sicuramente più interessante

Segreti di Recanati: Giacomo Leopardi

Tutti abbiamo letto e imparato a memoria L’Infinito, tutti ci siamo imparati a memoria vita, morte e miracoli di quest’uomo per preparare bene l’interrogazione, ma scommetto che quasi nessuno sapeva che il nostro caro Giacomino pessimista faceva colazione il pomeriggio e pranzava anche a mezzanotteChiaramente, questo implicava che bisognasse cucinare a parte per lui, perché aveva i suoi orari intoccabiliInoltre, come spesso dicono i libri di testo, era di salute cagionevole, che detto in altre parole, significa che stava spesso male. Probabilmente fu questo il fattore che lo portò a diventare ipocondriaco a livelli estremi: ogni parola del medico era legge, anzi, di più. Se gli si diceva di muoversi un po’, correva per la città fino a perdere il fiato, se gli si diceva di stare poco di più al sole, ci si esponeva il più possibile e faceva spalancare ogni singola finestra per avere più luce. Insomma, tendeva anche ad estremizzare le raccomandazioni dei medici.  Conoscendolo, forse le sue ansie si attenuavano in questo modo! 

Abitudini strane
Ph. Credits: Wikipedia Commons

James Joyce, far fluttuare la coscienza a pancia in giù

Anche Joyce è un pezzo grosso, anche se noi più piccoli non lo abbiamo studiato, sicuramente lo abbiamo sentito nominareAutore di importantissime opere, pietre d’angolo per lo sviluppo della Corrente Modernista, come per esempio Gente di Dublino, Esuli o UlisseFamoso, tra le altre cose, perché sperimentò la tecnica del monologo interiore e del flusso di coscienzaEppure, tra le sue abitudini strane, ce n’è una molto curiosa: Joyce scriveva sdraiato sul letto a pancia in giù avvolto in una giacca bianca, utilizzando dei pastelli, spesso blu. Si pensa che usufruisse di questo strumento a causa dell’irite che lo aveva colpito, quindi i pastelli gli erano sicuramente d’aiutoInsomma, sebbene personalmente non trovi questa posizione particolarmente comoda per la scrittura, sono disposta a provare se un gigante della Letteratura come Joyce lo faceva! 

abitudini strane
Ph. Credits: Wikipedia Commons

Dickens, non particolarmente allegro

Charles Dickens, un’altra pietra miliare, che è impossibile non conoscereÈ l’autore di opere importantissime come il Canto di Natale o Le Avventure di Oliver Twist. Dickens aveva due caratteristiche particolari che lo contraddistinguevano. La prima non si poteva certo definire allegra, visto che lo scrittore aveva tra le sue abitudini strane quella di passare molto tempo negli obitori, talvolta anche giornate intere. Per giustificare questo passatempo insolito quanto desolante, Charles affermava che si trattava di una sorta di attrazione per la repulsioneBizzarro, ma senz’altro unico nel suo genere. Un’altra abitudine curiosa era quella di prediligere l’inchiostro blu, perché, asciugandosi più rapidamente, gli consentiva di continuare a scrivere senza pause troppo lunghe. Insomma, un personaggio molto singolare, ma che è stato rivoluzionario! 

abitudini strane
Ph. Credits: Flickr

Beh, abbiamo scoperto che questi scrittori così importanti, prima di essere definiti tali, erano personePersone che, come noi, avevano dei passatempi, delle abitudini strane e delle particolarità che li rendono straordinariamente umani e, in qualche modo, vicini a noiChi lo sa, magari d’ora in poi, al di là di quelle pagine piene di informazioni, ci sarà qualcosa in più

Written by: Benedetta Bini

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