In fase di test su WhatsApp il famigerato trillo di MSN
Se c’è una cosa che ogni ragazzo dai 15 anni in su ricorda con affetto (e con un pizzico di nostalgia) dei ruggenti anni 2000, quella è di certo il mitico Windows Live Messenger (o MSN), una delle prime chatroom degne di questo nome mai esistite, che dopo anni di onorato servizio ha chiuso i battenti nel 2012. Tra le molte funzioni di questo “antico” pilastro dei moderni social network figuravano i giochi online, le emoticon collezionabili, ma soprattutto… il trillo, quell’amatissima (e odiatissima, a seconda della velocità di risposta dell’utente) iconcina situata alla base di ogni chat aperta e che, se cliccata, faceva tremare la finestra della vittima designata. Insomma, un sistema infallibile per attirare l’attenzione di chi, per una ragione o per l’altra, osava farci aspettare troppo a lungo una risposta! Ed oggi che rispondere entro pochi minuti ai messaggi sembra diventato più un peccato che una virtù, una funzione del genere sembrerebbe proprio capitare a fagiolo.
Il sistema di messaggistica istantanea nipote (pronipote?) di MSN, WhatsApp, non è rimasto affatto indifferente a questa necessità e, con un occhio rivolto indietro e la mente proiettata verso il progresso, ha deciso di inserire questa feature all’interno della propria applicazione: chiunque riceverà un trillo da un interlocutore impaziente vedrà il proprio smartphone vibrare o suonare per qualche istante. Una delle differenze con quello originario di Messenger consiste nel fatto che il trillo moderno potrà essere inviato solo ed esclusivamente agli utenti online. Altra novità di questa versione riveduta e corretta di una delle funzioni più (ab)usate di MSN sarà l’impossibilità di creare un blocco che impedisca agli altri di “punirci” a suon di trilli!
Attualmente, questa feature è ancora in fase di sperimentazione presso alcuni tester, ma ci si aspetta un aggiornamento riservato al pubblico di questa funzione entro pochi mesi.
E voi, siete entusiasti o spaventati da questo piccolo “back to 2000’s”?
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