Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Somewhere over the Rainbow” – Israel “IZ” Kamakawiwoʻole
Mani rugose consumate dalle reti e dalle fiocine, il volto arso dal sole, labbra screpolate che finalmente assaporano un pasto dopo ore di duro lavoro. E’ così che probabilmente hanno visto per la prima volta il poke i turisti alle hawaii. Un piatto realizzato con materie prime semplici e “povere”: pesce crudo tagliato a pezzetti e condito con quanto c’era a disposizione, vale a dire sale marino, polpa di noci, salsa di soia e pochissimo altro.
Insomma, quello che il mare e la terra di quelle isole offriva. Si tratta del vero piatto nazionale delle Hawaii, il poké, che oggi conosciamo in una ciotola nella sua versione con cereali, verdure e frutta. Riuscirete anche voi a respirare quell’atmosfera la prossima volta che ne assaporate uno?
In Europa si cambia musica
In effetti in Europa quello che conosciamo meglio è la sua versione “bowl”, vale a dire servito in una vaschetta profonda insieme a cereali, frutta, alghe o verdure e una eventuale salsa. Ed è indubbio che il poké possa essere considerato salutare, soprattutto se scegliamo alimenti come il pesce -marinato o no- e evitiamo salse troppo grasse.
Negli ultimi tempi c’è stato un boom incredibile intorno a questa pietanza. Sono sbocciati uno dopo l’altro, piccoli e grandi bistrot in cui gustare i poke. Tutti coloratissimi, dall’arancio al rosa brillante fino al verde lime. Scelte cromatiche che invitano ad entrare anche se non sappiamo minimamente se ciò che mangeremo sarà di nostro gusto.
Ed è comodo, vista la sua facilità di maneggio, il sapore fresco, e la possibilità di centinaia di combinazioni. L’unica cosa su cui, e non vale solo per il poke, dobbiamo riflettere è come le nostre scelte abbiamo ricadute sull’ambiente. In questo caso, l’invito è quello di evitare di consumare troppo avocado, visto che per produrre 3 frutti sono necessari oltre 200 litri di acqua. Meglio scegliere le alghe, apportano vitamine e Sali minerali e sono amiche dell’ambiente. Gnam.
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Habit” - Louis Tomlinson La mattina è un momento molto particolare della vita di ognuno di noi. Tutti sappiamo bene che esiste un gruppo di persone a cui non si può nemmeno immaginare di rivolgere la parola - datemi retta, rischiate la vita - e un’altra parte, decisamente più piccola, di coloro che sembrano avere un entusiasmo fin troppo evidente. E lo stesso vale per […]
Post comments (0)