Dinosauri in carne e ossa: no, stavolta non è l’ennesimo miracolo della scienza, ma il nome di una meravigliosa mostra allestita dal WWF in una delle oasi sparse lungo il territorio laziale, quella di Macchiagrande, per la precisione, presso Fiumicino.
L’esposizione, che sarà accessibile al pubblico fino al 10 Novembre, consiste in 2 chilometri di passeggiata in un paesaggio naturalistico che ben si presta a fare da scenario alle 24 riproduzioni a grandezza naturale di altrettante specie di dinosauri accuratamente ricostruite a fronte di studi scientifici e accorgimenti tecnici di ogni sorta: dal Triceratopo al Denoinoco, fino ad arrivare all’immancabile T-Rex, le sculture sono così fedeli agli originali, purtroppo non più ammirabili da svariati milioni di anni, da dare l’idea di essere vive.
Ma la vera star della mostra sarà un vero dinosauro in carne e ossa, anzi, in ossa e basta: Tito, il gigante del passato – o, per meglio dire, quel che ne rimane – ritrovato nelle vicinanze di Roma. La mastodontica creatura, che bazzicava per il territorio laziale ben 112 milioni di anni fa, sarà ora finalmente esposta per ricordare a noi microscopici umani quanto differente fosse la vita sulla Terra prima del nostro arrivo.
Ma perché proprio il WWF avrebbe dovuto realizzare una simile mostra?
È presto detto: nonostante l’aspetto puramente ludico rivesta la sua importanza, la principale finalità dell’associazione benefica che protegge la natura e gli animali è quella di sensibilizzare i visitatori sul tema sempre più scottante dell’ambiente. Del resto, se continuiamo di questo passo, potrebbe comparirci la nostra riproduzione in scala tra qualche milioncino di anni sulle mostre allestite in nostro ricordo!
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