fbpx
play_arrow

keyboard_arrow_right

skip_previous play_arrow skip_next
00:00 00:00
playlist_play chevron_left
volume_up
chevron_left
  • play_arrow

    Young ASCOLTA LA DIRETTA

  • play_arrow

    Deep

  • play_arrow

    Relax

  • play_arrow

    Passion

Cultura

A dire il vero: L’Europa del futuro

today14 Maggio 2021

Background
share close

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “L’anno che verrà” – Lucio Dalla

Il viaggio. Una cosa che sembra così lontana per colpa della pandemia, un sogno quasi che presto tornerà realtà. Cos’è un viaggio? Non è solo spostarsi da un luogo all’altro, visitare luoghi, farsi un bel selfie davanti a questo o quel monumento. Il viaggio, breve o lungo che sia, è un pezzo di vita, fatto di contatti, nuovi incontri, relazioni, condivisione, semplicemente storie diverse che si incrociano e lasciano un segno nel presente, un piccolo tassello che segna il nostro futuro. La vita. Il cambiamento.

Di futuro si è parlato proprio lo scorso 9 maggio, in occasione della Festa dell’Europa. Nella Conferenza tenutasi su questo tema, tra le tante cose importanti in agenda, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha identificato nei giovani il motore principale del cambiamento che costituirà la nuova identità europea. Una identità che ha fatto della diversità- anzi, della varietà di tante culture diverse- la chiave del successo del proprio modello.

La ricchezza dell’Europa è questa. Diverse anime, diverse lingue, diversi stili di vita, diversi modi di vedere il mondo che si uniscono attraverso lo scambio. L’individuo, soggetto base da cui parte il concetto stesso di identità, non è esente da questa formula di arricchimento e crescita interiore.Futuro

Non esiste solo l’Europa. L’Ue che vuole rifondare la sua identità, è tutt’altro che un sistema chiuso, circoscritto ai propri confini. Anzi, è proprio l’allargamento a terze culture, attraverso l’unione di singole persone, l’inclusione, uno dei progetti chiave promossi al proprio interno in vista del futuro. Partendo forse da un viaggio. Quanti amori sono nati, quante coppie si sono unite, quante famiglie si sono formate proprio in conseguenza di un viaggio? Quante vite sono cambiate? L’Europa del futuro vuole essere la culla delle culture che si incontrano. Nuova linfa vitale.

Facile a dirsi, qualcuno può pensare. I visti, i certificati di residenza, la burocrazia, il lavoro, tutte difficoltà che potrebbero scoraggiare di primo acchito.

Cosa fa l’Europa per i giovani in questo senso?

Il Parlamento Europeo ha adottato diversi provvedimenti di ordine pratico. Esistono già numerosissime famiglie di cultura mista, appartenenti alle più diverse nazionalità extra-Ue, che si avvalgono di tutti i diritti in loro favore.

Ad esempio il libero spostamento. Una cosa da non dare per scontata. Che si tratti di un viaggio di piacere o uno spostamento per motivi di lavoro, anche per un lungo periodo, il diritto Europeo garantisce che tutti i componenti della stessa famiglia godano degli stessi diritti. Non solo di soggiorno e residenza, ma anche in prospettiva lavorativa. Un diritto al futuro.

Ma far parte di un’identità europea non vuol dire perdere quella d’origine. E’ normale per qualunque cittadino straniero voler tenere i contatti con la propria famiglia, per esempio. Magari andando a trovare i propri cari il più spesso possibile. Anche qui l’Europa interviene, attraverso disposizioni volte a garantire voli internazionali non solo sicuri, ma anche più economici. Dei soldi bisogna tener conto. E a proposito di soldi, esiste anche una nuova legislazione che garantisce diritti e agevolazioni in caso di invio di denaro o pagamenti all’estero.

Questo al livello pratico. Ma al livello culturale?

Questo è il tasto più delicato. Nonostante il tempo e la cultura abbiano influito sul buon senso collettivo, ancora troppi sono i casi dove si viene discriminati per via del colore della pelle, della propria etnia, causando anche episodi di violenza. Le pagine dei giornali e i tg ne riportano esempi ogni giorno. Ma anche gli stessi social, che troppo spesso danno forma e parola alla stupidità di certi individui. Ma anche senza essere estremi, è innegabile che esiste ancora uno strato di diffidenza verso lo straniero, col retropensiero fatale che esistano etnie migliori di altre. Si giudica qualcosa che non è importante, mentre è importante la persona in quanto tale.

Qualsiasi straniero che percepisce questo sentimento di distanza, come volete che si senta? Scomodo, a disagio. Semplicemente non a casa sua.

L’Europa è quello che è oggi grazie ai suoi diritti fondamentali, fondati sull’uguaglianza, sulla non discriminazione, tutti ideali per i quali i cittadini europei, di qualsiasi stato, hanno lottato per farne un Diritto. Un diritto che oggi è realtà.

Esistono diritti fondamentali che valgono per me e non per qualcun altro? Certamente non in Europa. Non quella che pensa al futuro.

LEGGI ANCHE: A dire il vero: una legge è per tutti

Futuro

 

 

Written by: Andrea Famà

Previous post

Post comments (0)

Leave a reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

0%