Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Mountains” – Socrates
Bentrovati amiche ed amici di voicebookradio.com! Come nostra consuetudine ultimamente, questo lunedì ospiteremo un personaggio di cui tutti avete sentito parlare, ma di cui non avete mai letto nulla…
Senza ulteriori indugi, quindi, diamo il via a questa intervista metafisica!
R: Kaliméra, mio caro Socrate. Come va la tua maieutica nell’Iperuranio?
S: Buongiorno a te Ruggero, è un piacere scambiare quattro chiacchiere con qualcuno… Purtroppo anche qui con la Pandemia non è facile incontrarsi. Platone, però, mi ha detto che molti ateniesi stanno pensando di organizzare un rito dionisiaco.
R: E come mai, se posso chiedere? Sei stato invitato?
S: Naturalmente no! Come ben sai io mi diverto un mondo a fare domande alle persone, soprattutto dopo che l’Oracolo di Delfi mi ha indicato come l’uomo più saggio del mondo. La conseguenza è che spesso arriviamo ad un punto in cui nessuno sa più rispondermi o, peggio, ci dimentichiamo da dove abbiamo cominciato…
R: A proposito, come mai non hai lasciato nulla di scritto?
S: Mio caro ragazzo, hai una vaga idea di quanto sia fastidioso scolpire una tavoletta di marmo nel bel mezzo di un simposio!?
R: Hai ragione, hai ragione…Comunque sai che sei una figura mitica, quasi semidivina e che sei considerato l’inventore della filosofia?
S: In che senso?
R: Beh, nel senso che con le tue domande e nel modo in cui le ponevi hai dato il via ad una disciplina che si prefigge moltissimi obiettivi ambiziosi e soprattutto sembra essere ovunque?
S: Innanzitutto devo dire che a me piaceva in primis stare in mezzo all’agorà insieme ai miei amici. Poi, visto che avevamo molto tempo libero e curiosità, abbiamo iniziato a chiedere agli altri ateniesi conosciuti e celebrati nei loro campi cosa fosse per loro quella cosa!
La risposta è stata estremamente deludente…
R: Ma come!? Se erano i più grandi esperti della città?
S: In pratica abbiamo capito che gli unici possessori di un’arte sono gli artigiani, che boutade! Solo dell’attività pratica può esserci conoscenza stabile, tutto ciò che ha a che fare col pensiero, quello sì che è un mistero.
R: Ora mi dispiace, ma devo farti una domanda scomoda, che ne pensi del processo e della condanna che ti è stata comminata?
S: Non ti dispiacere, anzi! Direi che è uno snodo cruciale per quella che tu chiami filosofia! Praticamente, in conseguenza della scoperta di cui sopra, io e i miei amici ci siamo resi conto che spesso nelle posizioni di responsabilità non ci sono gli individui più preparati e questa ci sembrava un’efficienza.
Naturalmente l’ordine costituito non l’ha presa proprio bene e dopo la campagna diffamatoria a mezzo tragedia da parte di Aristofane sono stati costretti a processarmi.
Inoltre, non so se lo sai, ma sono stato condannato per il rotto della cuffia. A quel punto mi sono detto “Go big or go home!”, ho praticamente insultato la giuria che a quel punto mi ha condannato a morte con una larga maggioranza.
R: E dell’ultimo simposio che ricordi?
S: Mah… In realtà mi sono risvegliato qui nell’Iperuranio senza l’accenno di un postumo, forse un perk di essere defunti… Comunque ho dovuto aspettare che arrivassero i compari per mettere insieme i pezzi, devo dire che Platone ha fatto un bel lavoro col suo dialogo, è sempre stato un ragazzo con potenziale…
R: Ma non mi dire!?
S: Eh già… Ad ogni modo mio caro è giunto il momento di separarci e visto che so che avremo un audience che ne dici se concludo alla mia maniera?
R: Naturalmente Socrate, è stato un onore scambiare quattro chiacchiere con te!
S: Kalispera amico mio, il piacere è sempre tutto mio… E voi amiche ed amici di voicebookradio.com, cosa ne pensate di questa intervista?
Beata on 7 Maggio 2021
Idea originale e divertente per far familiarizzare con il grande pensatore di ogni tempo anche per chi non si dedica alla filosofia quotidianamente o ha ormai perso il contatto con il pensare da filosofo. Bravo.