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Buon lunedì (per quanto possibile), amiche ed amici di voicebookradio.com e bentrovati ad un nuovo appuntamento con A dire il vero!
Dopo aver incontrato una delle rockstar più influenti degli ultimi trent’anni, oggi facciamo un salto nel passato, intervistando una delle sovrane più influenti della storia: Elisabetta I d’Inghilterra e Irlanda.
R: Buongiorno Sua Altezza Reale, Elisabetta I, spero di non disturbarla all’ora del tè. Il suo regno è stato tra i più longevi della storia. E lei stessa è stata a lungo la sovrana “meno giovane” a sedere sul trono. Com’è stato regnare per quarantacinque anni?
E: Ruggero caro, potresti sforzarti di più, puoi benissimo immaginare che non è stata una passeggiata di salute…
R: Effettivamente… Anche perché alla morte di suo padre, Enrico VIII, la successione era un ambaradan. In ogni caso, è riuscita a evitare che l’Inghilterra perdesse la sua indipendenza ed è a partire da lei che inizia lo slancio commerciale del Commonwealth e la nascita dell’Inghilterra come grande potenza!
E: Senza falsa modestia mi sono rimboccata le maniche… Come forse saprai la Virginia si chiama così in mio onore.
R: D’altronde già in vita era conosciuta come la Regina Vergine, può spiegarci questa scelta inconsueta, ma estremamente oculata?
E: Innanzitutto, ho visto con i miei occhi molte donne di corte ostracizzate o, peggio ancora, giustiziate a causa di trame di corte. Ciò detto, anche la libertà politica di non dovermi rapportare con un uomo che, anche se è solo un re consorte, si sarebbe arrogato diritti e prerogative oltre la misura perché, insomma, stiamo ancora parlando del XVI secolo…
R: Durante il suo regno c’è stata anche la nascita della pirateria in un certo senso, con l’avvento dei corsari…
E: Che nel 1588 si sono rivelati fondamentali per sconfiggere l’Invicibile Armada spagnola e che, tra parentesi, sono stati parte integrante e stimolo di quello slancio economico commerciale a cui accennavi prima.
R: Ciò che è straordinario, è che col suo regno coincide anche l’età elisabettiana (ça va sans dire), grazie a cui abbiamo potuto apprezzare veri e propri geni come Shakespeare o Francis Bacon.
E: Sì il teatro è stato fondamentale durante il mio regno e più in generale si è gettata la base per quel che diventerà l’empirismo.
R: E c’è stato qualcosa che non è stata in grado di fare!? Sembra che ogni sua mossa desse il via ad un domino di carte…
E: Beh, discendenti diretti del mio successore ancora siedono sul trono d’Inghilterra e proprio il mio successore è stato il primo sovrano a riunire sotto il suo regno tutte le isole. Purtroppo il nodo gordiano che non sono riuscita a sciogliere è stato quello religioso.
R: Penso che comunque il bilancio sia più che positivo! Grazie infinite per la disponibilità Sua Altezza… Signore e Signori, Elisabetta I d’Inghilterra!!
Written by: Ruggero Roccasecca
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