Come appena annunciato daIl’International Anthony Burgess Foundation (Manchester), il capolavoro dello scrittore inglese, Arancia Meccanica (A Clockwork Orange), sembrerebbe avesse un fratello minore: un’opera rinvenuta nell’archivio del romanziere scomparso nel 1993, intitolata ‘A Clockwork Condition’.
Il manoscritto, composto da circa 200 pagine e privo di una conclusione, è già stato catalogato, in vista di una futura pubblicazione. E chissà che non venga trasformato in un sequel cinematografico, come avvenuto per Arancia Meccanica, che nel 1972, un decennio dopo la sua pubblicazione, venne trasformato nello scandaloso film-capolavoro del regista Stanley Kubrick.
A Clockwork Condition è una sorta di raccolta, rimasta incompiuta, dei pensieri dell’autore in merito alla condizione umana, e un ulteriore canale di sviluppo dei temi affontati nel suo discusso primo capolavoro. Il direttore dell’International Anthony Burgess Foundation, il professor Andrew Biswell, descrive il manoscritto non solo come “parte della riflessione filosofica dello scrittore”, ma anche come “parte della sua autobiografia”.
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