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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Il cielo in una stanza” – Gino Paoli
Vi ho già raccontato una serie di ospiti molto attesi di Sanremo 2023. Alcuni dei quali sono autentiche colonne portanti del cantautorato italiano d’altri tempi. Dai Pooh a Massimo Ranieri a Peppino di Capri, da Al Bano a Gianni Morandi che sarà anche co-conduttore. Ma nella serata finale di sabato 11 febbraio arriverà anche Gino Paoli.
L’annuncio ufficiale è arrivato da Amadeus, conduttore e direttore artistico del Festival, nel corso del Tg1.
“Volevo omaggiare i grandi della musica italiana che sono con noi. Sono attualissimi, ci hanno regalato canzoni indimenticabili. Ecco perché li ho voluti. È la storia della nostra musica che deve essere applaudita e abbracciata sul palco del Festival”. – Amadeus
Tutto bello, tutto apprezzabile, ma ancora non si riesce a “scucire” ad Ama il nome dell’ospite internazionale di cui si sta vociferando da settimane. Finora abbiamo solo saputo che si tratterà di una donna di origini italiane di cui aveva parlato Fiorello nel suo programma.
“Sarà una cosa molto bella, ma finché la cosa non è concreta non si può dire”. – Amadeus
Nel frattempo si è scatenato grande entusiasmo e ammirazione sul web per il lavoro di restyling che stanno svolgendo gli scenografi al Teatro Ariston.
“Quest’anno, per il Festival, abbiamo pensato di costruire un ‘cielo’ speciale, tornando al piacere di un’architettura scenografica ‘costruita’, accettandone tutte le sfide”. – Gaetano e Maria Chiara Castelli, scenografi del Festival
Gaetano Castelli è ormai una garanzia fissa di Sanremo, è alla ventunesima edizione, mentre Maria Chiara Castelli è già al nono appuntamento. Dalle loro menti creative è nata la grande cupola sotto la quale risuonerà la musica di Sanremo 2023.
“Si tratta di una cupola ellittica sospesa, ma strettamente connessa con il resto della scenografia, larga ventuno metri e alta fino a undici. Avrà ‘specchi segreti’ e una sommità mobile, con luci perfettamente integrate, che potrà scendere al di sopra degli artisti sul palco.
E, sempre per rispettare la filosofia di un’architettura scenografica e tridimensionale, abbiamo anche rinunciato ai tradizionali ledwall, mentre a sottolineare la centralità degli artisti resteranno la scalinata e gli spazi laterali dell’orchestra, e tornerà anche il sipario. Il tutto ‘avvolto’ nel bianco e affidato all’occhio del regista Stefano Vicario e alle luci del direttore della fotografia Mario Catapano che avrà a disposizione anche sei km di led dinamici.
Un progetto che ha preso forma, appena terminato il Festival 2022, seguendo le indicazioni di Amadeus che ci ha chiesto di trovare nuove strade per la scenografia. E ci piace dedicare questo nostro lavoro anche a Franco A. Ferrari, un grandissimo direttore della fotografia del Festival e non solo, scomparso di recente”.
Oltre a quello del palcoscenico anche il resto dell’impianto scenografico sarà dominato da linee curve che -per la prima volta- “vestiranno” anche la platea dell’Ariston.
“Sarà un modo di prolungare il palco nel teatro ottenendo l’effetto di allargare lo spazio, senza ridurre i posti in platea, anzi, recuperando alcune file”.
Il lavoro è cominciato subito dopo l’estate, mentre il montaggio a Sanremo 2023 ha preso il via a dicembre. Possiamo immaginare, comme commentano i due artisti, quanto sia stato emozionante veder nascere e crescere la nuova “architettura” di Sanremo. Non vanno dimenticati poi i collaboratori che l’hanno resa possibile. Manuele Bellucci e a tutti i professionisti di scenografia e luci.
Ogni anno abbiamo riempito di complimenti il disegno luci straordinario della kermesse. Staremo a vedere quest’anno quanto questa nuova scenografia darà ancora più corpo alle illuminazioni e a tutto lo show.
Written by: Valentina Proietto Scipioni
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