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A Bristol il primo atelier di abiti da sposa per disabili

today19 Gennaio 2019

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White Collection, questo il nome della boutique di abiti da sposa di Bristol che sta facendo il giro del mondo per un apparentemente irrilevante dettaglio: in vetrina, tra i candidi, splendidi vestiti posati sui manichini, ne compare uno in carrozzella.
A primo impatto, potrebbe sembrare una cosa da nulla; pensateci bene per un istante, però, soffermatevi un momento in più su questo fatto: avevate mai pensato prima d’ora alla (per quanto ovvia) possibilità che una giovane in carrozzella possa un giorno percorrere la navata centrale di una chiesa addobbata a festa e celebrare come ogni persona innamorata il proprio matrimonio? E ora che per la prima volta viene esposto in bella vista in faccia al mondo un bianco vestito indossato da una modella seduta su una sedia a rotelle, anch’essa decorata ed ingentilita da finta vegetazione; non vi sembra che in effetti sia piuttosto triste che a nessuno prima dell’artista disabile Beth Wilson sia mai venuto in mente di avere un pensiero in più anche per le persone diversamente abili?

abito da sposaQuesta sensazione che state provando nel realizzare una cosa piuttosto semplice, ma di cui è spiacevole constatare che nessuno si sia mai reso conto, è l’esatto motivo per cui gli scatti di questa vetrina siano diventati nel giro di poche ore virali sui principali social, a partire da Twitter. 
Ed è proprio su quest’ultima piattaforma che l’artefice del gesto che sta avendo così tanta ed inaspettata risonanza ha espresso il suo agrodolce pensiero al riguardo:

Il nuovo negozio di matrimoni in città ha un manichino in sedia a rotelle, questo non dovrebbe entusiasmare, eppure è la prima volta che vedo la disabilità mostrata in una vetrina!

E, in un’intervista successiva, ha aggiunto:

Spesso le persone disabili si sentono invisibili perché non ci vediamo nei media, e soprattutto non vengono realizzati per loro dei bei vestiti. Non ho bisogno di un abito da sposa, ma se così fosse sarei sicuramente molto più felice di andare in un negozio dove so di essere accettata con la mia sedia a rotelle e tutto il resto!

Written by: Veronica Di Sero

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