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YCB

8 mm: pillola rossa per filosofi

today22 Marzo 2023

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Madness” – Muse

 Fior fiore di filosofi si sono interrogati su quel senso di straniamento che ci porta a pensare la vita sia un videogioco: sono davvero io a decidere delle mie azioni? E soprattutto: il mio mondo è reale? Ma a queste domande noi risponderemo sempre solo e soltanto “Matrix”. Un cult, persino per chi non lo ha visto, perché estremamente ben studiato, avvincente e, se vogliamo, neanche troppo distante dalla realtàin fondo, non possiamo saperlo -.  Matrix non ha fatto altro che racchiudere secoli di dottrine in poche ore, una pillolarigorosamente rossa-  di filosofia nel cinema: rileggete la trama, e sarete più saggi.

i codici del “Matrix”

Il Genietto di Cartesio

Thomas Anderson è uno scaltro hacker che lavora sotto lo pseudonimo di Neo. Un giorno, un uomo misterioso di nome Morpheus lo mette davanti ad una scelta:

Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant’è profonda la tana del Bianconiglio. Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo.” -Morpheus

 Al limite della paranoia, Cartesio aveva intuito, per primo, la necessità di dubitare di tutto quello che ci circonda, per di conoscere meglio il mondo: come se un genietto maligno si divertisse a costruire una realtà inesistente per prendersi gioco delle persone. Neo capisce che Morpheus, in quel momento, è Cartesio: dubita della sua realtà e sceglie la pillola rossa. Si sveglia alla fine del 22esimo secolo, in piena lotta per la sopravvivenza umana contro macchine dotate di intelligenza artificiale. È immerso in un liquido vischioso, simile al liquido amniotico. Scopre che gli umani sono allevati in serie all’interno di capsule e collegati ad una dimensione artificiale definita “Matrix”, simile ad un metaverso, ma ancora più reale.

Le ombre di Platone

 In questo modo, nessun umano avrebbe dovuto preoccuparsi della terribile condizione del suo mondo: nessuna insurrezione, poco caos, tutto sotto controllo. Conosco molte persone che avrebbero preferito la pillola azzurra, ma i saggi, come Platone, non sono d’accordo. Trasformiamo il Matrix in una caverna.

con un po’ di immaginazione, ecco la caverna di Platone

Dentro la caverna, vi sono delle persone sedute per terra, chiuse lì fin dalla nascita: alle loro spalle, una luce con delle figure di carta proiettano un film primordiale proprio davanti i loro occhi e loro passano così, felicemente, le loro giornate. A tutto questo, va aggiunto un piccolo ma fondamentale dettaglio: le persone sono in catene, legate per collo, mani e piedi alla roccia, non hanno altra scelta se non guardare dritte davanti a loro. Quando uno dei prigionieri viene liberato e scopre la vera luce del sole –e non quella flebile del fuoco-; le vere forme delle cose –e non quelle proiettate-; i veri suoni della vita –e non quelli imitati-, il primo istinto è quello di tornare indietro e liberare i suoi compagni che, però, non ne vogliono sentir parlare.

Migliaia di anni dopo, Morpheus e la sua banda vivono la stessa frustrazione del prigioniero, con la speranza in un mondo di sole pillole rosse.

 

 

Written by: Alice Franceschi

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