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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Something” – The Beatles
Era l’8 agosto 1969 e avveniva qualcosa di storico, i Beatles scattarono la celebre fotografia sulle strisce pedonali di Abbey Road.
Un’immagine che lambisce mito e leggenda e che fa da copertina all’omonimo splendido album.
Dietro l’obbiettivo c’era il fotografo Iain Macmillan. E né lui, né i quattro ragazzi di Liverpool, avrebbero mai potuto immaginare che quello scatto sarebbe divenuto un’icona assoluta. Imitato, reinventato, celebrato praticamente in ogni angolo del globo. Non era un buon periodo storico per la band che stava soffrendo per una crisi interna molto profonda e di lì a poco il mondo li avrebbe visti sciogliersi definitivamente.
Eppure il disco doveva essere compiuto e serviva l’immagine di copertina, così il fotografo mise in fila i quattro artisti davanti agli studi di registrazione di Abbey Road, la polizia fermò il traffico e iniziò il servizio fotografico. La foto scelta fu la quinta del servizio fotografico.
Mito perché il disco ebbe un successo incredibile ed è tuttora uno dei più amati dai fan dei Beatles e non solo, anche e soprattutto per brani passati alla storia come Come together e la splendida ballad Something.
Mito perché aveva dei dettagli che lo resero speciale. Sulla copertina non c’era né il nome della band, né il titolo dell’album.
Leggenda perché alimentò le dicerie sulla presunta morte di Paul McCartney. Ora vi sfido a capire il motivo di queste strane “alimentazioni”.
Guardate attentamente proprio Sir Paul. È l’unico dei quattro che cammina scalzo (sembra che in Gran Bretagna i defunti si seppelliscano a piedi nudi). Il dettaglio, quindi, incuriosì moltissimo e, seguendo l’onda di questa teoria, subito salta all’occhio John Lennon che guida la fila vestito di bianco come un sacerdote o un angelo, Ringo sembrerebbe un addetto delle onoranze funebri e George Harrison una sorta di becchino. Pura fantasia e suggestione? Probabile, ma leggete questa…
Avete notato che nella foto campeggia sulla sinistra una macchina parcheggiata? Puntate l’occhio sulla targa. Vedrete la scritta LMW 281F. Nulla di strano in apparenza se non fosse per un’altra teoria secondo la quale le lettere e i numeri significano: “Linda McCartney Weeps” (Linda McCartney piange) e il numero 28 sarebbe l’età che la momento della presunta scomparsa avrebbe avuto Paul.
Conosco una ragazza che ama i Beatles in modo viscerale e segue le loro vicende da sempre. Si chiama Stefania Delle Fratte e ho chiesto a lei un parere su questi storico album e sullo scatto della copertina.
“Abbey Road. Si, cosa si può dire che non sia stato già detto? Niente. Posso parlare da fan, posso permettermi solo questo lusso perché è l’emozione che suscitano i suoi pezzi che vale più dei fiumi di inchiostro versati negli anni, nei decenni. Beh, la copertina è certamente iconica…loro quattro in fila, una marcia che rappresenta il simbolo della loro uscita di scena, della fine. I brani….uno più bello dell’altro…questo disco è un must in ogni collezione che si rispetti”.
Mi avvolge sempre un’ombra di malinconia quando guardo questa foto storica. Saranno tutte le teorie che le girano intorno, sarà che di lì a poco i FabFour avrebbero visto la fine della loro storia insieme.
Forse è anche tutto questo che ha contribuito a rendere questo disco il capolavoro assoluto che è.
Written by: Valentina Proietto Scipioni
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