Il 26 settembre 1969 veniva pubblicato Abbey Road, l’ultimo album dei Beatles.
Il nome dell’album, riferito alla strada, sito protetto dal 2010 per importanza storico-culturale, in cui la registrazione era avvenuta, e la storica copertina evocano nell’immaginario musicale La Mecca dei fan dei Beatles.
È quello il luogo in cui i Fabfour misero la firma per brani che continuano ad attrarre ed affascinare intere generazioni.
Famoso anche per aver rotto il monopolio creativo della stesura dei testi McCarty-Lennon, le canzoni Here comes the Sun e Something, quella dei Beatles che conta più cover, portano la firma di George Harrison.
Alla sua pubblicazione il successo fu clamoroso: in sole sei settimane furono venute 4 milioni di copie, e le classifiche lo confermavano: Abbey Road rimase in prima posizione per 17 settimane nel Regno Unito e 11 negli Stati Uniti.
Per l’occasione verrà rilasciata una edizione super deluxe di Abbey Road contente 3 CD, una versione Blue Ray presentata in Dolby Atmos, 23 tracce tra sessioni di registrazione e demo e un libro di cento pagine con foto inedite .
Il produttore, Giles Martin,che aveva già curato le edizioni di SGT Pepper’s Lonely Hearts club band e White album in occasione dell’anniversario, spiega in un intervista alla CNN che il padre George, amico e produttore dei Beatles, aveva intuito che questo sarebbe stato l’ultimo album dei Beatles. Secondo Martin i Beatles erano consapevoli dei cambiamenti che erano in atto e forse la loro fine era inevitabile perché, aggiunge “creative people want to be creative and they all wanted to do different things.”
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