“Ho appena ricevuto una chiamata dal segretario Clinton: si è congratulata con noi per la nostra vittoria, perché si tratta di noi, della nostra vittoria. Lei ha lavorato sodo e le dobbiamo una grande gratitudine. Ma adesso è tempo per l’America di superare le divisioni. E’ il momento di unirci. A tutti i repubblicani, i democratici e indipendenti nella nazione, io dico: è tempo di unirci come un unico corpo. It’s time.“
Queste le prime parole ufficiali del 45esimo presidente degli Stati Uniti d’America: Donald Trump.
Un presidente che parla di un’America unita; uno stato composto da “americani di ogni razza, religione e ideali, che si aspettano che il governo sia al servizio della gente e sarà veramente così.
Promette equità, stabilità, progresso e benessere:
“Nessuno resterà indietro, l’America tornerà a essere il numero uno. Tutti gli americani godranno dell’opportunità di sprigionare appieno il loro potenziale. Costruiremo ponti, autostrade, scuole e le infrastrutture di questo Paese. L’America tornerà a essere il numero uno; milioni di cittadini torneranno a lavoro per ricostruire questo Paese”.
Essendo un uomo di business, afferma di conoscere bene il proprio paese e si sente pronto a prenderne le redini.
Un inizio trionfale – con la classica Independence day come sottofondo- con un discorso sicuramente propositivo e pieno di speranze per un’America che sembra comunque rimanere divisa dopo queste elezioni.
Trump è stato eletto con più di 270 grandi elettori, anche se i voti dei cittadini americani parlano chiaro: la Clinton ha, per il momento, 2210 voti in più rispetto all’ormai ex candidato repubblicano.
Ma ora la campagna è terminata; gli sfidanti si sono congratulati tra loro per l’impegno impiegato durante questi duri mesi e anche il 44esimo presidente Barack Obama si è mostrato speranzoso: “Trump è il nostro presidente. Diamogli una chanche.”
Invece, una lettera di congratulazioni per Trump è stata inviata dal presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, e quello della Commissione, Jean Claude Juncker, che afferma: “Oggi è più importante che mai rafforzare le relazioni transatlantiche.”
Anche per la Nato, il segretario generale Jens Stoltenberg ha dichiarato che la leadership di Washington
“è più importante che mai” in quanto ” un’alleanza forte è una cosa buona sia per gli Stati Uniti che per l’Europa. Affrontiamo una nuova sfida stimolante sulla sicurezza, compresi la guerra ibrida, i cyber-attacchi, la minaccia del terrorismo. La leadership Usa è piu’ importante che mai.”
Soddisfatto dall’esito delle elezioni è proprio Vladimir Putin che si è congratulato per la vittoria e si augura che i “rapporti russo-americani possano uscire dalla crisi.”
I Simpson, d’altronde, l’avevano predetto che Donald Trump sarebbe diventato il nuovo presidente americano ma tutto il mondo ora non può che augurarsi un mandato come minimo positivo, con l’auspicio che mantenga la parola data:
“Such a beautiful and important evening! The forgotten man and woman will never be forgotten again. We will all come together as never before”- Donald Trump via Twitter
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