Che sia passivo o attivo non fa molta differenza: il fumo fa male sempre.
L’OMS ha promosso il 31 maggio quale Giornata Mondiale per l’astensione dal tabacco. Lo slogan di questa ricorrenza è Stop Smoking, che serve a sensibilizzare e a rendere più consapevoli i fumatori e non riguardo gli effetti nocivi dell’uso del tabacco, dannoso alla salute dell’uomo e dell’ambiente. Senza dimenticare che l’uso seriale di questa sostanza è tra le principali cause di morte.
Bisogna tenere a mente che il benzene, l’arsenico, la formaldeide, il nichel, il cadmio e il monossido di carbonio contenuti nelle sigarette sono tra i principali responsabili di malattie croniche e tumori.
Secondo una statistica, il numero di fumatori in Italia è in netta crescita: si stima che entro il 2030 moriranno oltre 8 milioni di persone. Si tratta di una stima che coinvolge una fetta davvero allarmante della popolazione.
Ci si chiede a questo punto come sia possibile che, pur essendo consci dei rischi, non si riesca a porre rimedio.
Quanto teniamo alla vita?
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