Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: ” Shed a tear – Kodaline”
Si può tornare ad oltrepassare i confini tra la propria nazione e le altre, ma scopriamo come e quanto
Sapevamo già che il 3 giugno sarebbe stata una tappa fondamentale della nostra fase 2, perché sarebbero state riaperte le frontiere. E così è stato. Facciamo però chiarezza su quali dei nostri confini saranno valicabili, e qualora viaggi potremo compiere.
Riportando le direttiva del “DPCM riaperture”:
a) Stati membri dell’Unione Europea;
b) Stati parte dell’accordo di Schengen;
c) Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord;
d) Andorra, Principato di Monaco;
e) Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano
Potremo quindi viaggiare nella grandissima parte dell’Europa, permettendo quindi l’ingresso nel paese a chi si trova in altri stati europei dello spazio Schengen, senza necessità di effettuare quarantena e senza più necessità di compilare moduli di autocertificazione.
L’eccezione è per esempio quella della Svizzera (che non fa infatti parte dell’ UE), che ha deciso di tenere chiuse le frontiere cn la nostra penisola. Resta però possibile spostarsi per chi ha un permesso di lavoro o di soggiorno.
Inoltre ogni Paese può bloccare o porre limitazioni agli ingressi: la Francia, ad esempio, riapre solo dal 15 giugno e ci si potrà entrare solo con un’autocertificazione di buona salute.
Alcuni Stati hanno optato per una restrizione ancora più forte, che rande impossibile lo spostamento “turistico”. in Inghilterra, Irlanda, Bulgaria e Macedonia del Nord è prevista una quarantena obbligatoria di 2 settimane e una multa di 1.100 euro per chi la evade.
Dunque il consiglio è – innanzitutto – quello di non muoversi troppo, e, qualora si voglia o si debba comunque viaggiare all’estero, di documentarsi con attenzione sulla situazione frontiere dal punto di vista “interno” del paese in cui si vuole andare.
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