Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano “Minuetto – Mia Martini”
25 anni fa, a soli 47 anni ci lasciava Mia Martini, una delle più grandi interpreti della musica italiana.
Mia Martini si è imposta come uno dei pochi personaggi all’interno della scena musicale italiana a creare uno straordinario connubio tra raffinatezza e gusto del pubblico. Le canzoni firmate da Baglioni, Venditti e Fossati (la cui collaborazione culmina con l’album Danza del 1978) e le versioni italiane di brani di John Lennon, Elton John e i Queen, l’ hanno resa un’artista eclettica, pronta costantemente a mettersi in gioco.
La sua voce roca e l’interpretazione unica, rendevano le sue esibizioni indimenticabili, come di passione, struggimento e dolore. Tra i vari riconoscimenti a lei Dal 1996 è intitolato il “Premio della critica” del Festival di Sanremo e durante gli anni artisti e produttori cinematografici non hanno mai smesso di onorarne la memoria con reinterpretazione di brani e film incentrati sulla sua vita.
Ne ripercorriamo la carriera attraverso i brani più famosi:
I miei baci non li puoi scordare
Esordio di Mimí Bertè, così si chiamava al suo esordio a soli 15 anni. Il singolo però ottiene scarso successo e viene ritirato da tutti i negozi di dischi.
Piccolo uomo
È in 1972 e con questa canzone si aggiudica il Festivalbar. È l’inizio del successo per Mia. Oltre a partecipare a una serie di importanti trasmissioni musicali, raggiunge l’apice della Hit Parade e le viene assegnato il primo Disco d’oro per le vendite. E pensare che questo brano era destinato ai Camaleonti. Gli anni ’70 comunque sono il decennio che la incorona alla fama.
Padre davvero (1971)
Primo singolo con il nome di Mia Martini Sebbene censurato dalla Rai per il tema dello sgretolamento della famiglia considerato dissacrante, questo brano vince il Festival D’Avanguardia e Nuove Tendenze di Viareggio. Mia attirò anche l’attenzione di Lucio Battisti e Mogol che la invitarono al programma Tutti insieme. Il brano fu inserito nell’album d’esordio Oltre la collina. Del disco Mia disse:
Ho cominciato con quell’album intitolato Oltre la Collina, che era abbastanza contestatario; era il mio primo 33 e c’era tutta la rabbia degli anni passati, le esperienze, la droga, insomma tutti i casini compresa la mia rabbia contro la società, la famiglia, ecc. In quel disco mi sono sfogata; dopodiché basta! Non puoi mica sempre incazzarti…
Minuetto
Scritto da Califano e pubblicato nel 1973 è 45 giri più venduto nella carriera della cantante. Il successo è clamoroso: il brano rimane in classifica trenta settimane, gli vale un disco d’oro e uno di platino e le porta la vittoria del festival bar. Del brano Mia affermava:
È un pezzo di genere classicheggiante con un finale straordinariamente suggestivo. Piacerà alla gente di palato fino. Ma, siccome oggi i gusti si sono affinati, dovrebbe piacere anche al grande pubblico.
Inno
Brano elegante e intenso, pubblicato nel 1974, che non riesce però a replicare il successo Piccolo uomo, Donna sola, Minuetto. La critica europea comunque la premia come cantante dell’anno. I suoi dischi ottengono un grandissimo successo anche all’estero, soprattutto in Francia, dove viene paragonata a Édith Piaf.
Donna con te
Pubblicato nel 1975, ottenne il quarto posto al Festivalbar. Nello stesso anno viene eletta miglior cantante femminile dell’anno dal referendum Vota la Voce, superando anche Mina.
E non finisce mica il cielo
Brano di Ivano Fossati con cui partecipa per la prima volta al festival di Sanremo 1982. Vince il premio della critica. La canzone parla dei sentimenti dopo la rottura di una storia d’amore. Sebbene si senta la mancanza della persona amata, dopo la rottura “non finisce mica il Cielo”.
Almeno tu nell’universo
Questo brano eseguito a Sanremo 1989, segna il ritorno di Mia Martini sulle scene, dopo un periodo di pregiudizi da parte del pubblico e del mondo dello spettacolo. Vinse il premio della Critica e registrò un notevole successo di vendite.
La nevicata del ’56
Mia partecipa a Sanremo 1990 e vince per la terza volta il premio della Critica. Il brano racconta con malinconia Roma imbiancata, come non si vedeva più da anni.
Gli Uomini non cambiano
A Sanremo 1992 la canzone finì al secondo posto, dietro Portami a ballare di Luca Barbarossa. In questa canzone c’è tutta l’amarezza di una donna tradita, che racconta della delusione del rapporto con gli uomini, dal padre al compagno.
Viva l’amore
Brano di Mimmo Cavallo, inserito nell’ultimo album della cantante La musica che mi gira intorno, che rappresenta il suo ultimo successo in vita.
Durante la lettura si consiglia l'ascolto del brano: " Solo Una Volta - Alex Britti" Dopo i mesi chiusi in casa, poter uscire sotto il sole sembra un sogno, o una presa in giro, eppure sono state definite le misure di sicurezza così da permettere di passare l'estate sulle spiagge, mantenendo sempre le distanze, anche in acqua. Per quanto riguarda gli stabilimenti l'accesso deve avvenire tramite apps e per fasce […]
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