Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Berlin – Lou Reed“
Di qualunque ambito si tratti, pittura, musica o scrittura, non si può prescindere dal concetto di arte. A dimostrazione che tutto è possibile, oggi si incontreranno le note decise del rock di Lou Reed e le parole taglienti di Andy Warhol.
Un rapporto d’amicizia che è andato oltre il tempo quello tra il cantante e l’artista che ha cercato di trasformare in immagine la realtà sociale americana. Decenni dopo è stata ritrovata da Judith Peraino, una musicologa di Cornell, una cassetta contenente 12 canzoni di Lou Reed, registrate nel 1975 e ispirate a un libro scritto da Andy Warhol intitolato “La filosofia di Andy Warhol: da A a B e viceversa”.
Ogni brano attinge ai pensieri del maestro della pop art sul sesso, la fama e gli affari. Altre canzoni risultano aspre. Per esempio quella in cui Lou canta le parole dello stesso Warhol che sarebbe dovuto morire nel 1968 ferito da una femminista. Una volta dato il ritmo a queste sillabe, il cantante statunitense si è scusato con il suo mentore.
La scoperta della cassetta ha rispolverato anche un vecchio progetto di cui nessuno, o quasi, era a conoscenza. L’archivio del pittore americano dimostra che, nel 1974, vi era nell’aria l’idea di trasformare l’album “Berlin” del suo amico e artista in un musical per Broadway. Il progetto non ha mai visto la luce.
La musica non conosce confini e come ha affermato Jim Morrison:
Un giorno anche la guerra s’inchinerà al suono di una chitarra.
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