fbpx
play_arrow

keyboard_arrow_right

skip_previous play_arrow skip_next
00:00 00:00
playlist_play chevron_left
volume_up
chevron_left
  • play_arrow

    Young ASCOLTA LA DIRETTA

  • play_arrow

    Deep

  • play_arrow

    Relax

  • play_arrow

    Passion

News

Anche Facebook dichiara guerra al culto del “Mi piace”

today27 Settembre 2019

Background
share close

Per la lettura di questo articolo si consiglia l’ascolto del brano “Virtual Insanity – Jamiroquai”

Sulla falsariga di quanto già in fase di test sul cugino Instagram, anche la storica prima creatura di Mark Zuckerberg si è lanciata nella lotta alla folle “corsa ai like” che la fa da padrone sulle piattaforme social ai giorni nostri, a scapito della qualità dei contenuti condivisi: sarà ancora possibile mettere “Mi piace” ad un post, ma il conteggio dei like sarà visibile esclusivamente a chi l’ha pubblicato.

L’iniziativa, avviata proprio a partire da oggi in Australia, ha un’importanza maggiore di quella che a primo impatto verrebbe da attribuirle: come confermano diversi esperti in fatto di salute, di tecnologia e di anti-bullismo, limitare lo strapotere rappresentato dalla visibilità pubblica di quante persone apprezzano un determinato contenuto potrebbe rivelarsi un punto di svolta nella lotta ai diffusi casi di depressione e senso di inadeguatezza o di competitività portata all’estremo di cui, stando alle stime del Pew Research del 2008, soffre il 43% degli adolescenti americani di età compresa tra i 13 e i 17 anni.

Al momento, non sono state rivelate ulteriori informazioni su questo test sociale, come la sua durata, la sua diffusione in altri Paesi o eventuali proposte alternative per combattere la medesima problematica qualora quest’idea dovesse rivelarsi fallimentare, ma intanto sembra che il provvedimento stia raccogliendo l’approvazione dei piani alti della società, come conferma il commento di Julie Inman Grant, commissaria australiana per la sicurezza digitale:

La rimozione del numero di “Mi piace” è un passo positivo e che potrebbe rendere i social media un luogo migliore dove passare il proprio tempo. Tuttavia, si può fare di più. Incoraggiamo attivamente le società che hanno costruito queste piattaforme social a effettuare preventivamente valutazioni su rischi di questo tipo.

Julie Inman Grant

Written by: Veronica Di Sero

Previous post

News

Le biblioteche subacquee delle Florida Keys

Durante la lettura di questo articolo si consiglia l’ascolto di: “Underwater - Mika” Quante volte avete desiderato leggere in acqua e non bagnare i vostri cari amici libri?  Dopo la creazione delle biblioteche su rotaie, arriva una novità da oltre oceano. L’arcipelago tropicale delle Florida Keys si è trasformato nel polo della lettura subacquea, grazie a libri leggeri, tascabili e... anti bagnato!  La novità riguarda due resort del luogo che hanno […]

today27 Settembre 2019

Post comments (0)

Leave a reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

0%