La lucertola è in grado di rigenerarsi e così si rigenera il mito di Jim Morrison, soprannominato re lucertola, che 48 anni fa moriva per attraversare definitivamente le porte della percezione, quelle stesse porte di cui i Doors portavano il nome.
La percezione limitata dei sensi è stata il cardine della sua produzione, finalizzata proprio alla liberazione, che lui stesso perseguiva anche fuori dalla musica attraverso una vita smodata. La realtà sembra stargli stretta e da subito si rifugia nella lettura dei grandi poeti maledetti, Beaudelaire e soprattutto Rimbaud, a cui fa riferimento nella canzone End of the Night. Di grande ispirazione sono anche i poeti della beat generation, di cui le stesse poesie di Morrison, fatte di amori, vizi e soprannaturale, sono pervase.
Desiderio proibito
In tutti i divieti c’è
una magica forza
che induce alla tentazione.
Il vietato è contagioso,
i desideri proibiti
si propagano in noi
come tormento perenne
infuriato dall’inibizione.
L’ubbidienza al tabù
presuppone la rinuncia,
perché tutti i divieti
sono menomazioni che
nascondono desideri.
Così la tentazione
cresce a dismisura nella
prigione dell’inconscio.
Jim Morrison (James Douglas Morrison)
dal libro “Jim Morrison. Poesie apocrife” di Rochard Jacques
Poesie d’Autore
Da desideri proibiti è centellinata la stessa vita di Morrison, che non cede ai pettegolezzi e soprattutto alle performance mancate o di scarsa qualità a causa di problemi di salute legati all’alcool (si ricorda l’incidente di Miami), che sebbene abbiano intralciato i live, facevano della sua figura artistica uno splendido Dio greco.
Parata dionisiaca
Il sontuoso carro di Dioniso,
Ricolmo di fiori e ghirlande,
Avanza lento, trainato
Da feroci bestie ammansite.
È un percorso che irradia
Magia: crollano le barriere,
Si annullano i bisogni,
Svaporano divieti e arbitrii.
Riconciliazione, fusione,
Riunione del singolo
Con tutti in un’armonia
Universale: ecco la suprema
Beatificazione, l’ebbrezza
Soprannaturale. Non camminiamo
Più, né più parliamo:
Cantiamo e danziamo invasati
Simili a dèi rapiti, artisti
Dionisiaci dell’ebbrezza.
Si parlava di Dioniso, dio del delirio e della liberazione dei sensi, che l’ha accompagnato sia nell’essenza di un’anima ribelle sia nell’aspetto fisico, con quei capelli ricci fino alle spalle che hanno fatto di lui uno splendido sex symbol, volto degli stessi album dei Doors.
Le intenzioni si consumano, mentre le tentazioni si rafforzano.
Questa citazione accompagna i suoi ultimi anni di vita, quando la salute del frontman risente in modo considerevole dell’abuso di sostanze. In questo periodo, inizio degli anni ’70, i Doors perdono piede nella scena musicale e Jim si trasferisce a Parigi, dove la morte lo coglie a soli 27 anni.
Un’esistenza votata al maledettismo, tutto sogno e poca realtà, forse perché ha sempre avuto più paura di affrontare la vita, che la morte.
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