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2022 e felicità: c’è da andarci cauti?

today30 Dicembre 2021

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Soundrack da ascoltare durante la lettura: ”Coming Out of the Dark” – Gloria Estefan

Avete presente la formula classica “Buon Natale e felice anno nuovo?”. Ecco, forse visti i recenti record è meglio ripensarla. Lo storico network Gallup International ogni fine anno dal 1979 fa un sondaggio globale che raccoglie le speranze e le aspettative della popolazione sull’anno venturo. C’è da andarci cauti.

2022

Quasi la metà degli italiani afferma che il prossimo anno sarà simile al 2021, riassumibile in un bonario “insomma”. Il 36% degli intervistati si porta avanti credendo che il 2022 sarà pure peggiore del 2022. Strano a dirlo, ma i più ottimisti sono i giovani e i laureati, mentre i più burberi gli over 54. La pandemia non sembra lasciare scenari tanto diversi, e sembra essere una nuova e bizzarra normalità. Nonostante tutto, sembra che prevalgano le sensazioni positive: il 39% si dice felice, contro un 53% che si dichiara indifferente.

2022

Sembra difficile parlare di speranza nel mondo, eppure i sondaggi fatti confermano che il mondo non è pessimista come nel 2008. Noi Europei assieme ai Russi guidiamo la schiera dei cauti pessimisti, al quale presto sembrano aggiungersi anche gli Stati Uniti. La speranza dei paesi dell’Asia invece è in crescita.

Il presidente del network Gallup International ha poi spiegato i risultati del sondaggio di fine anno:

Il sostegno finanziario da parte dei Governi ai propri cittadini e alle aziende ha giocato un ruolo positivo e, in un certo senso, ha limitato la diffusione del pessimismo di massa nel mondo, senza però fermarla. Quando la crisi è iniziata a marzo 2020, la maggioranza della popolazione mondiale era convinta che sarebbe finita entro l’autunno. Il 2021, invece, è stato caratterizzato dalla fiducia nel fatto che i vaccini sarebbero stati la soluzione del problema. In vista del 2022, la percezione è che si sia piuttosto in una situazione in cui non si riesce ancora ad ipotizzare una fine chiara dell’emergenza globale

Quel che è certo è che ormai non si parla più di uscirne migliori o peggiori, ma di uscirne e basta.

Written by: Mariahelena Rodriguez

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