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Le star del Cinema si uniscono alla lobby anti-armi dopo l’ennesima strage legata alla facilita’ con cui possono essere acquistate in America.
Purtroppo è negli occhi di tutti l’accaduto delle ultime settimane in Texas. L’ennesima strage evitabile, dovuta alla facilità con cui negli Stati Uniti ci si può procurare un’arma. Sono nate molte associazioni ed esistono tanti attivisti che si oppongono quotidianamente a questa realtà e che chiedono una diversa regolamentazione in merito.
Ora anche il Cinema decide di dire la sua e alcuni dei personaggi più in vista si fanno portavoce del rifiuto nei confronti delle armi. La showrunner Shonda Rhimes, il regista Judd Apatow e il comico Jimmy Kimmell si sono alleati alla lobby fondata da Jim Brady, l’allora portavoce del presidente Ronald Reagan rimasto paralizzato in seguito all’attentato del 1981 contro il capo della Casa Bianca.
Così i vip di Hollywood hanno deciso di firmare qualcosa di molto importante. Si tratta di un manifesto che impegna a limitare la violenza da armi da fuoco nei film e ad usare, dove si rendesse necessario, le armi in modo sicuro e più responsabile.
“Hollywood ha gia’ offerto modelli di come si puo’ cambiare la nostra cultura. Lo ha fatto col fumo, l’uso delle cinture di sicurezza, le gravidanze delle teen-ager, la parita’ di diritti dei gay anche sul fronte del matrimonio” – dal comunicato stampa della Brady Campaign Against Gun Violence.
Tanti altri nomi hanno sottoscritto il manifesto John Glickman, Edoardo Ponti, Simon Kinberg, Damon Lindelof, Adam McKay, Hannah Minghella, Julianne Moore, Eli Roth, Mark Ruffalo e Amy Schumer. L’iniziativa ha un dettaglio ancora più importante poiché contiene una lettera aperta con tutte le proposte che invitano a rappresentare “buone pratiche” di possesso delle armi e le pessime conseguenze per chi le usa in modo sconsiderato.
Le richieste di questa lettera cono chiare e concise. Innanzitutto si invita a limitare le scene che includano minori con fucili e pistole. Questo, ovviamente, perché che le armi sono diventate negli Usa la prima causa di morte per bambini e adolescenti. Inutile elencare tutti gli orribili episodi che sono accaduti negli ultimi anni in un crescendo esponenziale del dramma. In ogni caso sembra che qualcosa si stia muovendo. Alcuni senatori hanno, infatti, raggiunto un accordo preliminare per controlli più severi agli acquisti, soprattutto per gli under 21. Inoltre sono stati richiesti fondi aggiuntivi per garantire la sicurezza delle scuole.
Questa intesa raggiunta dai senatori di cui sopra incoraggia anche tutti gli stati americani ad adottare le leggi red flag. Si tratta di norme che consentano alla polizia e alle famiglie di chiedere a un tribunale dello stato di rimuovere temporaneamente le armi a qualcuno che potrebbe essere pericoloso per sé stesso e per gli altri. Se la cooperazione fra tutti funzionerà potremo evitare altre stragi e questo messaggio è importante che passi anche attraverso il Cinema.
Written by: Redazione
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