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Musica

17 settembre 1991, il giorno fortunato di Ozzy e dei Guns N’ Roses

today17 Settembre 2021

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Mama I’m Coming Home” – Ozzy Osbourne

Ci sono giorni “fortunati” che passano alla storia sigillati da eventi irripetibili, come le uscite di storici album che hanno fatto la differenza e che hanno ancora molto da dire. Per esempio il 17 settembre 1991 che ha segnato il lancio di tre album, uno di Ozzy Osbourne e addirittura due dei Guns N’ Roses.

 Esce “NO MORE TEARS

ozzy

No More Tears è il sesto album da solista del cantante britannico Ozzy Osbourne. Ritenuto la terza grande opera del “padrino dell’heavy metal” dopo Blizzard of Ozz e Diary of a Madman, si stima che abbia venduto circa dieci milioni di copie in tutto il mondo. No More Tears è stato indicato da molti critici come l’apice artistico di Ozzy Osbourne. Dopo la morte di Randy Rhoads, avvenuta nel 1982, Ozzy ha iniziato a collaborare con diversi eccellenti chitarristi: Brad Gillis e Jake E. Lee. Eppure per il cantante i loro stili erano troppo lontani dal suo modo di vedere la musica.

L’arrivo di Zakk Wylde

ozzy

E così, con No Rest for the Wicked, arriva lo straordinario e affascinantissimo Zakk Wylde, ritenuto ancora oggi uno dei più grandi chitarristi metal di tutti i tempi. E’ indubbiamente molto giovane, ma riesce ugualmente a convincere Osbourne e otterrà la riconferma anche per il seguente album del 1991, appunto No More Tears. Il lavoro fu un grande successo commerciale, con la certificazione di cinque dischi di platino e la vendita di quasi cinque milioni di copie negli Stati Uniti.
L’album presenta nei crediti anche il nuovo bassista Mike Inez, in futuro negli Alice in Chains. La formazione ha prodotto canzoni che hanno riscontrato un ottimo successo: Mr. Tinkertrain, I Don’t Wanna Change The World, (vincitore di un Grammy come “Best Metal Performance”), Desire, Hellraiser, Don’t Blame Me, (brano contenuto nella versione ri-masterizzata), l’oscura title-track No More Tears e le ballate Mama I’m Coming Home e Road to Nowhere.

No more tears verrà seguito da un tour molto impegnativo in America, che avrà a Los Angeles la tappa più importante, ma varrà per Ozzy grandi meriti e riconoscimenti. Da menzionare, inoltre, il contributo alla stesura dei brani da parte di Lemmy Kilmister, leader dei Motörhead e grande amico di Ozzy. Purtroppo, dopo No More Tears, per molti, Osbourne va incontro ad un periodo di irreversibile declino, non solo per la creatività, ma anche per il suo uso smodato di alcol, che lo costringerà a recarsi spesso in clinica per disintossicarsi.

 

Esce “USE YOUR ILLUSION I

Stesso anno, stesso giorno: viene lanciato Use Your Illusion I, il terzo album in studio del gruppo statunitense Guns N’ Roses, pubblicato dalla Geffen Records. Fu il primo di due dischi commercializzati parallelamente allo Use Your Illusion Tour. L’altro era Use Your Illusion II, ma ne parleremo più avanti. Negli Stati Uniti fu premiato con 7 dischi di platino.
Questo album, così come il successivo volume II, segna una grande svolta nel percorso stilistico della band. Oltre che una incisiva idea commerciale.

Il sound fu la novità più grande percheè subì un enorme cambiamento. L’album in studio precedente, Appetite for Destruction, era più veloce e massiccio ed era molto legato ai canoni dell’hard rock o dello sleaze rock. Use Your Illusion invece se ne discosta molto grazie a brani articolati ed eterogenei.

Accanto a canzoni dallo stile hard-rock già riscontrato in Appetite for Destruction, come Back off Bitch o Perfect Crime, troviamo la ballata Don’t Cry che ancora oggi è amatissima ed è uno dei brani melodici del Rock più ascoltati e coverizzati. Il disco è un perfetto mix di passaggi acustici, composizioni lunghe e intricate o addirittura orchestrali come l’altra ballad storica November Rain. Ma sono presenti anche pezzi che coinvolgono cantanti diversi (il chitarrista Izzy Stradlin in “Dust N Bones“, Alice Cooper in “The Garden“). E comprende anche la riuscitissima reinterpretazione di un vecchio pezzo di Paul McCartney, Live And Let Die, usato per l’omonimo film di James Bond del 1973.

Tre chicche sul disco

Ma il disco ha anche altre note da sottolineare.

  • Innanzitutto il numero delle canzoni, 16, è decisamente superiore alla media dei dischi rock.
  • Per November Rain fu girato uno dei video più costosi della storia della musica.
  • La copertina di questo disco (e quella del successivo Use Your Illusion II) illustra due personaggi tratti dal dipinto Scuola di Atene di Raffaello Sanzio. Entrambe le copertine sono opera dell’artista estone-americano Mark Kostabi.

 

Esce “USE YOUR ILLUSION II

Use Your Illusion II è il quarto album in studio dei Guns N’ Roses e, come detto, uscì parallelamente Use Your Illusion I. Ha venduto 14 milioni di copie ed è rimasto dal 1991 in classifica addirittura per tre anni. Anche in questo album si confermò il cambio di rotta musicale della band e, anche qui, è contenuta una splendida cover di lusso, Knockin’ On Heaven’s Door, celebre pezzo di Bob Dylan che gli stessi Guns la suonarono dal vivo durante il Freddie Mercury Tribute Concert, nel 1992.

Il brano apripista, Civil War, vede alla batteria il primo batterista, Steven Adler, allontanato poi dalla formazione durante la registrazione dei due Illusion. Il brano You Could Be Mine invece fu inserito anche nella colonna sonora del film Terminator 2 Il giorno del giudizio, girato nello stesso anno.
Breakdown è la settima traccia dell’album. Axl Rose dichiarò che la fine della traccia è l’unica cosa che non lo rese pienamente soddisfatto delle intere sessioni di registrazione del disco. Slash disse che fu una delle canzoni più difficili da registrare di tutto album, infatti Matt Sorum dovette provare molte volte prima di riuscire ad ottenere un drumming perfetto sulla traccia.

Locomotive (sottotitolata Complicity) è la nona traccia dell’album. Slash la registrò usando una Gibson Explorer. La canzone fu scritta da Slash e da Izzy Stradlin in una casa a Hollywood Hills subito dopo la fine del Tour. La copertina dell’album riprende quella del precedente Use Your Illusion I, che illustrava un personaggio da Scuola di Atene di Raffaello Sanzio. La differenza è nello sfondo, di colore blu anziché giallo ed arancione.

Chissà se capiterà ancora che nello stesso giorno dello stesso anno vengano pubblicati album così incisivi come quelli che vi ho appena raccontato?

Written by: Valentina Proietto Scipioni

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