Queste le previsioni di 8 chef di fama mondiale
L’anno nuovo si avvicina, e c’è già qualcuno che si arrischia a fare previsioni su cosa andrà di moda, cadrà in disuso, sorprenderà o emergerà nel 2019, anche in ambito gastronomico.
Vediamo in particolare i 15 ingredienti che chef di tutto il mondo hanno motivo di credere che saranno indispensabili nella cucina internazionale e perché:
1) Il kasha, la polvere d’oro russa
Ricco di nutrienti ed antiossidanti, il kasha, pur essendo un frutto e non un cereale, potrebbe presto diventare un valido sostitutivo dei prodotti con glutine, sempre meno consumati.
Può essere servito cotto o crudo, nei dolci e nei salati, nel riso o nel porridge. Insomma, per la chef Sophie De Bernardi, il kasha è un frutto che ben si presta a tutti i gusti e le pietanze!
2) Bacche di prugnolo, 3) ciliegie corniola e 4) punte di abete rosso
Stando a quanto afferma il cuoco Eberhard Lange, il 2019 potrebbe essere l’anno degli ingredienti regionali, di quei sapori antichi e ben lontani dal consumo di massa dei tipici prodotti da supermercato: stiamo parlando di bacche di prugnolo, ciliegie corniola e punte di abete rosso. Le prime, spesso usate nel Gin, hanno un gusto amaro e acido; le seconde, originarie dell’Europa orientale, ben si prestano a marmellate e confetture. Le ultime, infine, sono punte commestibili che, se inzuppate nello sciroppo con un po’ di succo di limone, vanno a creare un gustoso dessert.
5) L’alga marina
Questa è più facile: alzi la mano chi non conosce l’alga marina, quell’ingrediente praticamente alla base della cultura gastronomica orientale! Lo chef Eddy Melo non ha esitazioni nell’asserire che il gusto particolare e difficilmente imitabile dell’alga marina la eleverà a prodotto di largo utilizzo anche in occidente, soprattutto per insaporire brodi o come base di impasti.
6) Olio d’oliva, il nostro olio liquido
Sarebbe superfluo soffermarsi sul sapore del condimento dell’alimentazione mediterranea per eccellenza, pertanto ci limiteremo a dirvi che si prevede che l’olio d’oliva continuerà certamente a svettare sul podio degli ingredienti più irrinunciabili anche nell’anno che verrà. Perché? Per rubare una citazione allo chef Miguel Laffan: “Solo una goccia può cambiare l’essenza di un piatto”.
7) Amaranto, 8) chia, 9) cacao e 10) chili
No, non è il nome di un famoso gruppo rock, ma una tetrade di prodotti culinari tipicamente messicani le cui innumerevoli proprietà benefiche – sostiene la cuoca Martha Ortiz – contribuiranno alla loro popolarità nel 2019. Sapevate che l’amaranto era considerato dagli Aztechi “il cibo degli dei”? Probabilmente, nel giro di qualche mese lo sapranno tutti!
11) I ceci di Rougiers
Cosa rende i piccoli ceci di Rougiers così speciali? Lo chef Cedric Mery ritiene che siano le loro origini uniche al mondo: questi legumi sono infatti coltivati alle pendici di un vulcano, un tipo di terreno che ne esalta il gusto e le proprietà benefiche. Nutrienti, saporiti, ottimi per il cibo da strada ma anche accostati al caviale, i ceci di Rougiers continueranno ad essere apprezzatissimi anche il prossimo anno.
12) Verdure di stagione
Il cuoco londinese Theo Randall osserva che negli ultimi tempi la cucina mondiale si stia muovendo in una direzione nuova, quella in cui verdure e proteine non sono più due componenti distinte di un pasto, ma una fusione equilibrata di sapori coesistenti nello stesso piatto. Partendo da questo assunto, ci si aspetta una sperimentazione sempre maggiore di ricette a base di zucca, barbabietola, finocchio e salsefrica, insomma di tutti quei prodotti della terra che ben si prestano ai più disparati tipi di cottura e abbinamenti.
13) Lino, 14) acai e 15) spirulina
Chiudiamo in bellezza descrivendovi brevemente tre tipi di ingredienti completamente diversi tra di loro, ma posti sotto un’unica denominazione: super alimenti. Stando al pensiero dello chef Miguel de la Fuente, il tema dell’alimentazione sana e consapevole emerso negli ultimi tempi contribuirà nel 2019 ad un impiego sempre più largo di ingredienti salutari quali lino, acai e spirulina, donando un nuovo lustro a ciò che per lungo tempo era finito nel dimenticatoio per far spazio ad alimenti forse più gustosi, ma certamente meno salutari.
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