Il Grande Gatsby scioglie il sigillo
E' ufficialmente scaduto il copyright de Il Grande Gatsby, il romanzo di Francis Scott Fitzgerald. Voicebookradio.com ve lo racconta e chiede un parere artistico al regista cinematografico Antonio Centomani.
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Questo articolo redazionale darà il via ad una nuova rubrica che vi farà compagnia due volte a settimana sulle pagine di Voicebookradio.com. Il lunedi e il venerdi per raccontarvi 10 curiosità + 1 -che spesso sarà un bonus inaspettato- e sarà curata da Tommaso Natale. Si chiamerà proprio così… 10+1.
Per iniziare l’anno in allegria noi della redazione di Voicebookradio.com ci siamo divertiti a correre nella musica su e giù nel tempo. E siamo andati alla ricerca di alcuni tormentoni estivi che le radio ci hanno propinato in continuazione e che, almeno una volta, abbiamo ballato tutti.
Indipendentemente dai nostri gusti musicali. Si tratta di brani che l’hanno fatta da padroni nelle nostre estati, durante i viaggi, alle feste, nei locali e che davvero non ci hanno dato tregua. Canzoni leggere, spensierate, dai testi un po’ improbabili che, pur non incontrando i nostri gusti, ci sono entrate in testa senza tregua. Complice anche il battage radiofonico e televisivo. Il successo di queste canzoni è la semplice fruibilità, il ritmo ballabile e le melodie orecchiabili. Bastano poi rime di facile riconoscimento e il gioco è fatto.
In Italia queste canzoni sono state spesso legate a manifestazioni canore come Un disco per l’estate, il Cantagiro ed il Festivalbar, quindi risaliremo i decenni finendo davvero molto indietro.
E inizieremo proprio dall’Italia per poi girare un po’ il globo.
Vi va di fare questa piccola passeggiata nel tempo insieme a noi?
E allora, cuffie alle orecchie e scarpe comode per ballare. Partiremo dal 1983 per arrivare ai giorni nostri.
Uno dei più grandi tormentoni estivi degli anni 80. Irresistibile ritmo pop, con qualche aggiunta di stile disco. Il brano divenne in poche settimane un successo in Italia e nel mondo, risultando il vero e proprio cavallo di battaglia del duo torinese che poi hanno prodotto altri tormentoni nelle estati successive. L’impatto immediato di questo brano lo si deve sicuramente alla grande semplicità del testo. Infatti al titolo non si aggiungono ulteriori parole se non un ritmico oh oh oh oh oh, producendo un effetto di ridondanza ossessiva. E la ripetitività del ritornello fu una delle ragioni della sua popolarità, al punto da generare essa stessa il neologismo “tormentone” come qualcosa di molto riconoscibile e popolare. Lo stesso dizionario Zanichelli indica il 1983 come anno di nascita del vocabolo.
«Notti magiche, inseguendo un goal,
sotto il cielo di un’estate italiana,
e negli occhi tuoi voglia di vincere,
un’estate, un’avventura in più…»
Il ritornello di questa canzone è entrato nella memoria di tutti noi italiani perché accompagnò i mondiali di calcio del 1990 svoltisi in Italia. La canzone fu composta da Giorgio Moroder proprio per questa occasione e la sua versione in inglese venne usata come sigla d’apertura dei programmi televisivi dedicati al torneo trasmessi dalla Rai. L’accoppiata vincente di grandissimo livello fra Nannini e Bennato ha fatto il resto conquistando le classifiche di quell’estate.
Si incede verso il Duemila. Il Nuovo Millennio promette velocità, modernismo, il mondo che cambia. Manca un passo, ma il nostro cammino non richiede fretta. Richiede ritmo, le gambe e le mani a tempo, vestiti larghi e occhiali spessi come le vecchie Cento Lire. “Una Piotta” come si dice a Roma. E proprio Piotta se ne va verso la svolta così, con l’andatura di chi se ne frega di tutto quello che succederà. Sbarazzino, un po’ cafone. Anzi Supercafone. E noi lo abbiamo seguito, muovendo la mano di qua e di là. E cantando… “Supercafone eccolo qua”.
L’abbiamo cantata, l’abbiamo ballata, anche i più giovani ricordano ancora la coreografia. Stiamo parlando di Aserejé, celebre canzone del gruppo musicale spagnolo Las Ketchup. Correva l’estate del 2002, diventò subito uno dei tormentoni estivi più diffusi in tutto il mondo. Raggiunse il primo posto in tutte le classifiche di vendita dei singoli dei paesi in cui è stato pubblicato vendendo milioni di copie e non si può dire che non abbia un ritmo coinvolgente che invita subito a scatenarsi.
Nella primavera del 2003, il giovanissimo Dj Francesco, l’ormai noto Francesco Facchinetti, lancia il suo primo singolo La canzone del Capitano. Fra i tormentoni estivi di quell’anno il brano pop rap di debutto del Dj scala le classifiche e compare nella top 20 dei dischi più venduti in Italia nel 2003. Il successo del singolo viene decretato non solo dalla cantabilità delle parole di Uncino, capitano di un vascello di donne in bikini, ma anche dal corredo di mosse che accompagna la canzone.
“Porta in alto la mano / segui il tuo capitano / muovi a tempo il bacino / sono il Capitano Uncino / un passo avanti ondeggiando / un altro indietro bailando / […]”.
Nel ritornello si susseguono semplici movimenti e l’invito a riprodurli, per far parte, tutti, della stessa ciurma. La canzone del Capitano, con oltre 1.600.000 copie vendute, è il singolo più venduto in Italia nel XXI secolo.
Il brano del 2006 di Bob Sinclair, con la cooproduzione di Sindar Cutee B, è stato a lungo considerato l’ultimo esempio di testo post moderno ed è uno dei tormentoni estivi che ha resistito di più alle stagioni.
Il video musicale, girato da David Beaudoin, rappresenta un mondo senza profondità, dove musicisti si alternano per cantare all’unisono.
È stato girato a Montreal, e la location è sia domestica che urbana, ad indicare anche il fatto che Sinclair è un dj, ma che il pubblico a cui il brano si rivolge è mainstream. Le stanze in cui il video viene girato cambiano e fungono come portale che cambia lo spazio ed il tempo, trasportandoci in luoghi differenti.
Con ciò permette il susseguirsi dei riferimenti agli artisti, elemento che coinvolge molto il pubblico che si diverte a riconoscerli, tra cui Eminem, Michael Jackson, Bob Marley, AC/DC e tantissimi altri che non vi spoileriamo per non togliervi il divertimento.
“Tsamina mina, eh eh”… e già la state canticchiando. Waka waka, della splendida Shakira, è un brano del 2010, canzone ufficiale dei mondiali di calcio di quello stesso anno, che avevano sede in Sudafrica. È stata scritta dalla cantante e da John Hill che decisero di riportare in auge una famosa canzone camerunese Zangalewa, che riprende a sua volta un canto popolare intonato durante le marce delle truppe camerunesi nella seconda guerra mondiale. La traduzione è un modo simpatico per dire “non ti lamentare, tu hai scelto di marciare”. E Shakira, apponendo tra parentesi “This time for Africa” ha voluto trasmettere un senso di unione per combattere pacificamente le divisioni. E, non a caso, la canzone è stata scelta per fare da sottofondo ai mondiali, un evento di unione di tutto il globo. Ma dite la verità, forse state ancora ballando la coreografia del meraviglioso videoclip di Waka Waka. Che è tutt’oggi fra i tormentoni estivi più amati degli ultimi anni.
“Ah, se ti prendo” questa il significato del titolo del noto brano che nel 2012 ha spopolato in tutto il mondo, accompagnandoci fino all’esaurimento per il periodo estivo e non. Il brano, che nella sua versione più conosciuta è cantata dall’artista brasiliano Michel Telò, è stato inizialmente scritto nel 2008 da Sharon Acioly e Antônio Dyggs, per poi essere adattato in varie versioni fino a quella più famosa di Telò.
Ma dove risiede l’origine di un tale successo? Bisogna infatti guardare al mondo del calcio, e in particolare al noto calciatore brasiliano Neymar, che nel 2012 gira un video in cui è intento a ballare la canzone nello spogliatoio. Visto il grande seguito che Neymar aveva, non c’è da stupirsi che la canzone abbia raggiunto il successo. Non è tutto rosa e fiori però. Sempre nel 2012, la canzone è stata infatti definita un plagio da tre studentesse brasiliane. Queste avrebbero inizialmente ideato il motivetto mentre si trovavano in vacanza ad Orlando, Florida, nella loro camera d’albergo, aiutate da altre quattro compagne. Sharon Acioly si trovava proprio in quel momento fuori dalla loro camera e si sarebbe impadronita del motivetto, poi divenuto tanto famoso. Sebbene sembri una storia un po’ raffazzonata, il giudice brasiliano ha accolto la richiesta delle studentesse.
Fra i tormentoni estivi del 2012 ci fu la macarena coreana, evasiva e scacciapensieri ispirata ad uno dei quartieri più ricchi e più ambiti di Seul, Gangnam. Il rapper Psy, battezzato così da lui stesso, Il Matto del rap, corrompe gli schemi tradizionali della civiltà in cui vive e crea una ballata bizzarra. Una danza del cavallo nel verso senso del termine, nei confronti del quartiere coreano, composto da finti arrampicatori sociali e da ragazze di soia, definite così dal regime coreano, regine del digiuno pur di arrivare ad un “OppaGangnamStyle”.
Esce nel 2015, e diventa il tormentone dell’estate. La canzone è tutt’altro che un’invocazione religiosa, ma piuttosto un’invocazione sugli effetti benefici della marijuana. Maria Salvador elimina le ansie e sconfigge il dio denaro. J-Ax si è sempre impegnato nella lotta per la legalizzazione della marijuana. Nel 2017 ha infatti lanciato la sua prima linea di cannabis legale chiamandola appunto, Maria Salvador.
Il singolo viene pubblicato nel gennaio 2017, ma ha furoreggiato per parecchi mesi, tanto che la ascoltavamo praticamente ovunque.
È stato scritto con la collaborazione del rapper portoricano Daddy Yankee. Ne è stata pubblicata anche una versione remix con il cantante canadese Justin Bieber, che ha portato il singolo originale alle classifiche mondiali, in particolare nel mondo britannico e statunitense. Il brano nel suo genere è un misto tra il pop latino e il reggaeton ed ha riscosso gran successo per la sua ballabilità. Pensate che è stato classificato il quinto miglior brano latino di tutti i tempi da Billboard ed è stato posizionato tra i primi dieci brani dell’anno da Time, Billboard e Rolling Stone. Tra l’altro si conferma essere il video più visto su Youtube.
Ogni estate, volenti o nolenti, porta con sé quindi il suo tormentone estivo. E voi quale ricordatte di più?
Written by: Redazione
E' ufficialmente scaduto il copyright de Il Grande Gatsby, il romanzo di Francis Scott Fitzgerald. Voicebookradio.com ve lo racconta e chiede un parere artistico al regista cinematografico Antonio Centomani.
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