Film 2020, la nostra Top Ten
Noi di Voicebookradio.com abbiamo pensato di fare un resoconto di quelle che consideriamo le migliori uscite cinematografiche di quest'anno.
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Chi fermerà la musica?” – Pooh
Con un piccolo sguardo indietro Voicebookradio.com ha scelto di raccontarvi dieci dischi, italiani ed internazionali, usciti nel 2020 che “riscattano” un anno davvero complesso per l’arte.
Faremo insieme un viaggio dentro questo fiume di canzoni come buon auspicio per l’anno appena iniziato.
Sono stati mesi complicati sotto molti punti di vista. Il mondo delle arti dal vivo si è fermato a intermittenza a causa dell’emergenza sanitaria. Si sono fermati i concerti, i festival, i concorsi, i tour internazionali. Ma c’è una realtà che non ha arrestato la sua corsa.
“Chi fermerà la musica?” cantavano anni fa i Pooh. E proprio la produzione musicale ha continuato a sfornare lavori senza sosta. Per esempio edizioni rimasterizzate di vecchi album in occasione dei loro anniversari. Nostrani e non. Dallo storico Nero a metà di Pino Daniele a Blizzard Of Ozz, album di debutto come solista di Ozzy Osbourne. Solo per citarne due.
Ma, dando invece uno sguardo al panorama musicale mondiale delle nuove uscite, Voicebookradio.com ha voluto raccogliere in questo articolo dieci dischi emblematici del 2020.
Alcuni dei quali sono stati già lanciati nei mesi scorsi dalla nostra redazione e dai nostri programmi in diretta.
“La fratellanza con la E-street Band è una benedizione”, confessa così il Boss, durante l’estratto del suo ventesimo album Letter to you, uscito l’11 Settembre. Non scriveva canzoni da sette anni, così ha preso in mano una chitarra artigianale, regalatagli da un giovane fan italiano e di getto è sprofondato in una composizione assorta: “scritta con inchiostro e sangue attraverso i tempi difficili e buoni, scavando nel profondo della propria anima.” La voglia di voler riunire la E-street Band e comporre di nuovo un disco di successo, stavolta registrato dal vivo. Con la voce di Springsteen che incita gli strumenti a cavalcare l’onda del sound, abbattendo la quarta parete, rivolgendosi al suo pubblico, mettendo al centro della conversazione con l’anima la musica.
Colpisce dritto alla pancia il disco di Brunori sas grazie al suo linguaggio diretto e senza sconti. È un personaggio che conquista e si fa largo fra i giovanissimi e non. Melodie affatto scontate, testimonianze anche dure di paure e cambiamenti, ma scritte con una poetica singolare e convincente. Canzoni forti e commoventi, fatte di coerenza e bellezza che colpiscono senza lasciare scampo. A tratti cinico il nostro Dario, ma sempre toccante nel bellissimo brano Per due che come noi, senza retorica e senza falsi miti. Parla d’amore e sa farlo guardando in faccia la realtà.
“Sono stanco di sentir dire che abbiamo pubblicato undici album che suonano tutti uguali. Infatti abbiamo pubblicato dodici album che suonano tutti uguali.” Inconfondibili le parole divertenti ed ironiche pronunciate da Angus Young, dopo l’uscita del nuovo album Power Up. C’è il timbro inossidabile di Brian Johnson e quello del “Dio” degli assoli Angus. Il capo mastro della precisione delle sei corde duetta insieme ai riff perfetti di Steve Young, nipote di Malcom, lo storico co-fondatore della band, scomparso tre anni fa. In un periodo storico come questo, l’unica certezza è la continuità del sound degli ACDC, perché rappresentano ciò che sono e rivendicano ancora un posto di prestigio negli album che hanno segnato un anno così “indimenticabile”.
Colonna sonora di un film che ha riscosso un gran successo, La Dea Fortuna del regista turco Ferzan Ozpetek. Un disco con arrangiamenti di gran classe e un tocco di profondità e leggerezza che si mescolano insieme. Il ritmo e la voce dinamica ronzano veracemente nella testa, senza lasciarle spazio. Emotivamente scuote, anche e soprattutto nei testi espliciti, emozionanti, poetici e lampanti insieme. Diodato offre l’opportunità di vivere pezzi di vita vissuti e spunti in riflessioni sociologiche. Uscito il 14 Febbraio, ha lasciato fino ad oggi una bella impronta. Una scrittura quasi eterea, vivida nel campo del cinema e della vita.
“Il tempo ci offre l’occasione di sanare delle controversie tra noi e il mondo oltre che tra noi e noi.” La variabile del Tempo è l’argomento principale che rispecchia l’album e che contraddistingue Zero, diviso in tre volumi, in uscita già dal 30 Novembre Zero Settanta. Progettata per festeggiare i suoi 70 anni, è una trilogia che scruta e legge il presente :“Ma il filo del discorso sono questi miei rumorosi anni, riflessioni e bilanci, tracce del mio passaggio. Non è vero che sono un cantante. Non lo sono mai stato. Un osservatore pensante e parlante, si. Un raccoglitore di anime, con un costante rispetto ed innamoramento verso la melodia.”
30 anni di carriera alle spalle e non sentirli. Questo nuovo lavoro dei Pearl Jam ci regala una realtà musicale ancora più energica ed entusiasta. Gigaton è la perfetta fotografia della band allo stato attuale. Senza orpelli, senza magie. La sonorità essenziale del grunge la fa da padrona e Vedder si conferma una delle voci più interessanti del panorama musicale attuale. Carismatico e incisivo come sempre. Nel disco spicca una leggera influenza new wave e molta voglia di evoluzione. Soprattutto una forte vena rock che tira fuori il meglio dei Pearl Jam e convince ancora.
Carriera in ascesa per Tiziano Ferro dopo vent’anni illuminati da un successo dopo l’altro. Dopo la brillante partecipazione all’ultimo Festival di Sanremo ha deciso di omaggiare alcune delle canzoni più belle della musica italiana. Una serie di cover che non hanno nulla di scontato. Voce potente e intensa. La sua bravura sta nell’essersi confrontato con queste pietre miliari rendendole intimamente sue senza alterarne la poesia. Spicca su tutte Almeno tu nell’universo con cui aveva già convinto e commosso sul palco dell’Ariston a febbraio.
Possiamo dire, senza peccare di saccenza, che quest’anno l’album più sorprendente e intenso sia stato quello di Bob Dylan. Rough and Rowdy Ways. Il suo tentanovesimo disco è una raccolta autentica, genuina, scritta in totale libertà da un artista simbolo per generazioni. Libertà di ideali innanzitutto, oltre che musicale, che ha permesso a Dylan di realizzare dieci perle molto affini alla sua natura. E ci leggiamo lui stesso dentro, con le sue visioni, i suoi ricordi. Voce ruvida, che sussurra e taglia allo stesso modo. Musica che non lascia scampo e arriva addosso come un fiume in piena.
Ligabue ha messo insieme un album dai toni accesi, che gira tutto intorno alla chitarra, grande protagonista di tutto il disco. 7 brani inediti rispolverati da vecchi cassetti più 77 brani emblematici dei suoi 30 anni di carriera. Durante il percorso delle tracce riconosciamo infatti varie fasi dell’evoluzione musicale di Liga, con il timbro forte del suo periodo di mezzo, quello più amato dai fan e cioè l’epoca di Buon compleanno Elvis del 95.
Quindi un lavoro che attinge al passato, ma che guarda dritto davanti a sé. Menzione speciale per il duetto con la splendida Elisa in Volente o Nolente, uscito come singolo in questi giorni e già ascoltatissimo.
Gran bella sorpresa da parte di Neil Young in questo 2020. Dopo ben 45 anni ha pubblicato un disco che aveva tenuto nel cassetto dal 1974, epoca in cui la relazione con la ragazza che aveva ispirato questi brani si era deteriorata. Nelle canzoni si riversa il suo dolore, la malinconia perfettamente cullata dalla sua voce inconfondibile.
Lo stile del disco ricalca il country-rock che lo ha reso famoso, ma si veste di un mood caldo e terribilmente personale perché va a scavare dritto nella sua anima. Da un gigante come lui non potevamo aspettarci di meglio, anche a tanti anni di distanza dalla composizione di queste chicche musicali.
Articolo scritto a quattro mani da:
Valentina Proietto Scipioni
Francesca Aiello
Written by: Redazione
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